E’ una selezione ufficiale ampia
ed in grado di offrire come sempre un vasto spaccato del cinema del mondo
quella della diciannovesima edizione del Lucania Film Festival, in calendario a
Marconia dall’1 a 5 agosto presso il Cineparco di Tilt.
Il programma di proiezioni, nell’anno
in cui il Lff ospita Matteo Garrone (2 agosto) e Marco D’Amore (5 agosto), è
stato ripartito in sei sezioni competitive nelle quali, come da tradizione,
trovano notevole spazio i cortometraggi. I lavori short sono stati suddivisi in
Animazione, Fiction, Documentari e Spazio Italia. Sono dodici i film scelti
nella sezione Animazione con un'ampia rappresentanza del cinema europeo.
Quattordici, invece, le opere in concorso nella Fiction con pellicole
provenienti anche da Iran, Iraq e Cina. Saranno sette, inoltre, i titoli dei
documentari in forma breve e sei quelli contenuti nello Spazio Italia.
Confermate le sezioni Fiction e
Doc anche per i lungometraggi. Nella prima saranno in concorso Fremde Tochter
di Stephan Lacant (Germania) e The Missing Sun di Brennan Vance (Usa). Nella
seconda sono in gara quattro titoli, due dei quali in rappresentanza
dell'Italia, Aperti al pubblico di Silvia Bellotti e Entroterra. Memorie e
desideri delle montagne minori di Andrea Chiloiro, Riccardo Franchini, Giovanni
Labriola, Matteo Ragno. Dall'Argentina, invece, arriva Ata tu arado a una
estrella di Carmen Guarini e dagli Stati Uniti Chasing houses di Justin Time.
I film in concorso saranno
valutati dalla Giuria internazionale del LFF che quest'anno si compone di
Chiara Pellegrini, Elena Zervopoulou ed Angelo Troiano, tre profili giovani in
grado di esprimere un moderno fermento creativo nel settore cinematografico e
degli eventi ad esso connessi. La torinese Chiara Pellegrini collabora con il
gLocal Film Festival, di cui cura la sezione cortometraggi. Nel 2016 fonda
Fish&Chips Film Festival, primo festival in Italia dedicato all’erotismo e
alla sessualità. Nello stesso anno entra a far parte del direttivo di AIACE
Torino – Associazione Italiana Amici Cinema d’Essai.
Elena Zervopoulou, di
origini greche e francesi, è fondatrice di One Vibe Films, una società di
produzione indipendente con sede in Italia che aspira a promuovere il dialogo
interculturale. Ha un background di etno-psicologa (Master dall’università di
Parigi), nella capitale Francese ha lavorato con famiglie di immigranti e come
consulente all’UNESCO con bambini di strada in Madagascar. A Roma, lavora come
co-produttrice di documentari distribuiti internazionalmente (per ARTE,
Discovery, WDR, History Channel). Da oltre 10 anni, con One Vibe Films ha prodotto,
diretto, filmato e montato documentari creativi per emittenti internazionali e
per OGN Internazionali. Girati nel Sud-Est dell’Asia, Europa e Africa,
avvicinino il pubblico alle realtà quotidiane di minoranze etniche, donne e
bambini. Attraverso storie locali affettive, che hanno un fascino universale,
promuove la crescita consapevole sullo sviluppo sostenibile, i diritti
ambientali, sociali e umani.
Il lucano Angelo Troiano è socio
fondatore dell’Ass.ne Culturale Basiliciak intenta a produrre e promuovere il
cinema lucano. Cura la fase di comunicazione dell’Associazione per poi spostare
il suo impegno nel reparto di Produzione come assistente nei primi tre
cortometraggi di Basiliciak: “Il Cappellino”, “Xie Zi” e “Stand By Me”. Nel
2013 è organizzatore generale del cortometraggio “AnnA” presentato alla 69
Mostra del cinema internazionale di Venezia, poi nel 2014 si occupa interamente
dello sviluppo progettuale producendo “Thriller”. Il corto verrà girato
interamente nella città di Taranto e sarà vincitore ai David di Donatello come
miglior cortometraggio italiano. Vince il premio Gold Elephant Award 2014 come
Miglior Produttore al Catania Film Festival. Fonda nel 2014 Mediterraneo
Cinematografica con cui produce “L’avenir” e “Acquario”.
Confermato
anche per quest’anno il premio speciale FlexyMovies per la distribuzione a cura
di Alessandro Masi.
Le opere in concorso, inoltre, saranno valutate per il
secondo anno consecutivo anche dalla Giuria Popolare che assegnerà il "LFF
– POP 2018 Award”, il nutrito gruppo di componenti ha seguito uno specifico
percorso formativo sin dallo scorso marzo così da poter dare un giudizio più
“qualificato” nell’assegnazione del premio, dopo aver appreso dagli addetti ai
lavori alcuni codici e segreti utili a decifrare al meglio il linguaggio del
cinema.
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