martedì 24 luglio 2018

Dall'1 al 5 agosto Marconia ospita la diciottesima edizione del Lucania Film Festival



E’ una selezione ufficiale ampia ed in grado di offrire come sempre un vasto spaccato del cinema del mondo quella della diciannovesima edizione del Lucania Film Festival, in calendario a Marconia dall’1 a 5 agosto presso il Cineparco di Tilt.
Il programma di proiezioni, nell’anno in cui il Lff ospita Matteo Garrone (2 agosto) e Marco D’Amore (5 agosto), è stato ripartito in sei sezioni competitive nelle quali, come da tradizione, trovano notevole spazio i cortometraggi. I lavori short sono stati suddivisi in Animazione, Fiction, Documentari e Spazio Italia. Sono dodici i film scelti nella sezione Animazione con un'ampia rappresentanza del cinema europeo. Quattordici, invece, le opere in concorso nella Fiction con pellicole provenienti anche da Iran, Iraq e Cina. Saranno sette, inoltre, i titoli dei documentari in forma breve e sei quelli contenuti nello Spazio Italia.
Confermate le sezioni Fiction e Doc anche per i lungometraggi. Nella prima saranno in concorso Fremde Tochter di Stephan Lacant (Germania) e The Missing Sun di Brennan Vance (Usa). Nella seconda sono in gara quattro titoli, due dei quali in rappresentanza dell'Italia, Aperti al pubblico di Silvia Bellotti e Entroterra. Memorie e desideri delle montagne minori di Andrea Chiloiro, Riccardo Franchini, Giovanni Labriola, Matteo Ragno. Dall'Argentina, invece, arriva Ata tu arado a una estrella di Carmen Guarini e dagli Stati Uniti Chasing houses di Justin Time.
I film in concorso saranno valutati dalla Giuria internazionale del LFF che quest'anno si compone di Chiara Pellegrini, Elena Zervopoulou ed Angelo Troiano, tre profili giovani in grado di esprimere un moderno fermento creativo nel settore cinematografico e degli eventi ad esso connessi. La torinese Chiara Pellegrini collabora con il gLocal Film Festival, di cui cura la sezione cortometraggi. Nel 2016 fonda Fish&Chips Film Festival, primo festival in Italia dedicato all’erotismo e alla sessualità. Nello stesso anno entra a far parte del direttivo di AIACE Torino – Associazione Italiana Amici Cinema d’Essai.Elena Zervopoulou, di origini greche e francesi, è fondatrice di One Vibe Films, una società di produzione indipendente con sede in Italia che aspira a promuovere il dialogo interculturale. Ha un background di etno-psicologa (Master dall’università di Parigi), nella capitale Francese ha lavorato con famiglie di immigranti e come consulente all’UNESCO con bambini di strada in Madagascar. A Roma, lavora come co-produttrice di documentari distribuiti internazionalmente (per ARTE, Discovery, WDR, History Channel). Da oltre 10 anni, con One Vibe Films ha prodotto, diretto, filmato e montato documentari creativi per emittenti internazionali e per OGN Internazionali. Girati nel Sud-Est dell’Asia, Europa e Africa, avvicinino il pubblico alle realtà quotidiane di minoranze etniche, donne e bambini. Attraverso storie locali affettive, che hanno un fascino universale, promuove la crescita consapevole sullo sviluppo sostenibile, i diritti ambientali, sociali e umani.
Il lucano Angelo Troiano è socio fondatore dell’Ass.ne Culturale Basiliciak intenta a produrre e promuovere il cinema lucano. Cura la fase di comunicazione dell’Associazione per poi spostare il suo impegno nel reparto di Produzione come assistente nei primi tre cortometraggi di Basiliciak: “Il Cappellino”, “Xie Zi” e “Stand By Me”. Nel 2013 è organizzatore generale del cortometraggio “AnnA” presentato alla 69 Mostra del cinema internazionale di Venezia, poi nel 2014 si occupa interamente dello sviluppo progettuale producendo “Thriller”. Il corto verrà girato interamente nella città di Taranto e sarà vincitore ai David di Donatello come miglior cortometraggio italiano. Vince il premio Gold Elephant Award 2014 come Miglior Produttore al Catania Film Festival. Fonda nel 2014 Mediterraneo Cinematografica con cui produce “L’avenir” e “Acquario”. Confermato anche per quest’anno il premio speciale FlexyMovies per la distribuzione a cura di Alessandro Masi.Le opere in concorso, inoltre, saranno valutate per il secondo anno consecutivo anche dalla Giuria Popolare che assegnerà il "LFF – POP 2018 Award”, il nutrito gruppo di componenti ha seguito uno specifico percorso formativo sin dallo scorso marzo così da poter dare un giudizio più “qualificato” nell’assegnazione del premio, dopo aver appreso dagli addetti ai lavori alcuni codici e segreti utili a decifrare al meglio il linguaggio del cinema.

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