E’
stata inviata al Ministro Costa la sintesi del “DOSSIER BASILICATA 2018”che Movimenti, Associazioni, Comitati e
Cittadini lucani impegnati nella tutela dell’ambiente hanno redatto per
fornirgli un quadro sinottico della maggior parte dei problemi del territorio lucano,
che evidenzi con forza l’incredibile “EFFETTO
CUMULO” cui questa regione ed i suoi abitanti sono sottoposti da decenni e
che non sono più in grado di tollerare.
Attività
estrattiva, eolico selvaggio, amianto, cementerie, inceneritori, inquinamento
dell’acqua sono solo alcuni dei temi affrontati in questo documento, che
analizza anche gli effetti negativi sulla salute generati dalla presenza
contemporanea di un numero così elevato di attività fortemente inquinanti che,
oltretutto, vengono svolte spesso senza
i necessari controlli da parte di istituzioni locali a volte più attente alla
difesa degli interessi economici predominanti che alla tutela dei cittadini e
dei beni comuni.
I
lucani si ammalano sempre più frequentemente e sono ormai diventati dei veri e
propri “migranti ambientali” sia per le malattie che per la forzata chiusura di
tante piccole attività dei settori a cui questa terra è vocata, con la
conseguenza di uno spopolamento ormai impressionante.
Nonostante
questa insostenibile situazione, purtroppo la spada di Damocle di ben 17 NUOVE
ISTANZE DI RICERCA DI IDROCARBURI pende
sul capo dei cittadini lucani.
Occorre
un deciso cambio di passo se non si vuole sancire la distruzione definitiva di
questa regione e la speranza dei
Movimenti è quella di poter finalmente dialogare con un interlocutore
istituzionale attendibile e sensibile ai problemi ambientali del territorio.
E’
proprio per poter discutere delle azioni da mettere in campo, oltre che per presentargli il DOSSIER BASILICATA 2018
completo, che i Movimenti hanno rivolto al Ministro l’invito ad inserire nei
suoi programmi un incontro urgente in Basilicata offrendosi anche di
accompagnarlo, in quell’occasione, in una sorta di “SPAZZA-TOUR” dalla Val d’Agri, ai SIN di Tito Scalo e della Val
Basento, alla Fenice, al fiume Noce,
alla Matera reale - non la patinata “capitale della cultura 2019” - e ad
altri siti ancora, perché tocchi con mano almeno alcune delle devastazioni ambientali
che ogni giorno i cittadini lucani sono costretti a subire.
Osservatorio Popolare
Val d’Agri
Associazione
“Unmurod’amare”
Gruppo Volontari per
l’Ambiente – Matera
Coordinamento Regionale
No Triv
Comitato no Triv
Brindisi di Montagna
Associazione
“Transizione Montescaglioso”
Comitato “Terre Joniche”
Associazione Italiana
per l’Agricoltura Biologica
Associazioni “Antigone” ed
“Ehpa” – Oppido Lucano
Comitato Piani del
Mattino – PZ
Associazione Italiana
Esposti Amianto
Associazione “Medicina
Democratica”
Associazione “Salute e
Ambiente – NO Inceneritore Matera”
Comitato Diritto alla
Salute - Lavello
Rivista “Valori”
Comitato per la Salute
del Fiume Noce
Coordinamento Regionale
Acqua Pubblica
Prof.ssa A. Colella
Prof. E. Alliegro
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