venerdì 6 luglio 2018

Politica, appello alla responsablità di mons. Vincenzo Orofino. Il commento di Latronico.



“Non si può che condividere la sollecitazione del vescovo di Tursi-Lagonegro, mons. Vincenzo Orofino”. A parlare è l’ex on. Cosimo Latronico, per il quale le parole di Orofino “non sono un giudizio moralistico sulle responsabilità della classe dirigente, ma un appello alla responsabilità che è di tutta la classe dirigente in senso lato.
In effetti, di più responsabilità ha bisogno la nostra Regione ed anche di più autonomia. Soprattutto i corpi sociali, culturali ed economici hanno bisogno di una sana autonomia per costruire il presente ed il futuro. Rompendo una sudditanza dal potere politico regionale che ha significato protezione ed ottenimento di risorse pubbliche da cui dipende buona parte dell’assetto economico e sociale della regione. Che imprese sono quelle che dipendono dalle commesse pubbliche in alcuni casi in regime di oligopolio. Che economia è se questa è quasi completamente intermediata dal pubblico?
Se vogliamo risalire la china dello sviluppo e sconfiggere i dati allarmanti dello spopolamento e della desertificazione della regione, da questa sfida dobbiamo ripartire tutti. Iscrivendoci alla scuola di Socrate per premiare le competenze ed il merito ed un contesto di trasparenza e di efficacia della spesa pubblica”.
Ma cosa aveva dichiarato mons. Orofino? “Una sfida culturale è ciò che serve alla Basilicata. E intendo per cultura un criterio esistenziale e di giudizio sulla realtà che parta dalla fede. Sono convinto che è quello che oggi serve alla nostra regione e al mondo intero, perché viviamo in un contesto globale determinato da improvvisazioni più o meno egocentriche. In particolare in Italia, dove siamo in balia di decisioni approssimative e estemporanee, occorre ricostruire l’umano. L’ambizione di noi cristiani è quella di plasmare uomini e donne nuovi capaci di diventare protagonisti di uno sviluppo integrale della mostra terra”.

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