Questa volta non ce l’ha fatta. “Il
napoletano”, al secolo Gianni Bifulco, ci ha lasciato nella mattinata di venerdì
10 agosto. Notizia che ha amareggiato e colto tutti di sorpresa. Con lui se ne
va un pezzo della storia calcistica della nostra città, ma anche del tifo
pisticcese del dopoguerra. Un personaggio emblematico che con la sua presenza ha
onorato al meglio il calcio nostrano, giocando prima nella storica formazione della
Cristo Re degli anni ‘60 –‘70 e poi nel Pisticci. Tanti i ricordi a lui legati
non solo come sportivo sempre attivo di quei tempi, ma anche come persona simpatica,
generosa (più volte, gratuitamente, ha ospitato atleti esterni del Pisticci)
intelligente, amico di tutti, che aveva, sin da ragazzo, legato e dedicato la
sua vita soprattutto al calcio, lo sport del cuore.
Tifoso juventino da sempre, non
aveva mancato mai ai festeggiamenti dei tantissimi scudetti conquistati, ma
aveva seguito la squadra bianconera in diversi
incontri nei vari campionati nazionali,
seguendola anche in alcune fortunate, ma anche sfortunate, finali di Coppa dei
Campioni come Belgrado, Atene ed anche nella tragica trasferta di Bruxelles dell’85,
dove allo stadio dell’Heysel insieme ad altri tifosi del posto, scampò come per
miracolo alla morte, trovandosi coinvolto nell’episodio che causò il decesso di
39 tifosi bianconeri. In lui era sempre vivo quel ricordo che comunque non gli
impedì, 11 anni dopo, di essere presente allo stadio Olimpico di Roma quando la
Juve di Marcello Lippi nel 1996, conquistò l’ultima prestigiosa coppa europea.
“Il napoletano”, così come tutti,
molto amichevolmente lo conoscevano, aveva 70 anni: è deceduto nell’ospedale Madonna
delle Grazie di Matera dove era stato ricoverato d’urgenza il giorno prima. Sabato
11 agosto i funerali, celebrati nella chiesa di Cristo Re del rione Matina dove
era nato e cresciuto.
Michele Selvaggi
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