lunedì 26 novembre 2018

Don Giuseppe Ditolve si è insediato nella sua nuova parrocchia



Una grande giornata di festa per la comunità di Pisticci Scalo e della Valle, che, nella nuova   bellissima  struttura parrocchiale,  ha  accolto   il nuovo  parroco di San Giuseppe Lavoratore,  don Giuseppe  Ditolve, nativo di Irsina, a Pisticci  da  circa un paio di lustri  avendo operato come vicario parrocchiale, prima   nella parrocchia di Sant’Antonio retta da don Michele Leone e poi  in quella di Cristo Re nel rione Matina con don Leonardo Selvaggi.
Allo Scalo  sostituirà  don  Domenico Spinazzola, parroco per diversi anni, ed ora nominato Cappellano  della “Casa Monsignor Brancaccio” di Matera.   Un  tempio  gremito  di fedeli non solo del quartiere, ma  anche  di gente  di Pisticci, Marconia, Craco, Bernalda e soprattutto di Irsina, la città di don Giuseppe, che non hanno  voluto mancare a  questo  importante  avvenimento presieduto dal Vescovo di Matera – Irsina,  Monsignor Giuseppe Antonio Caiazzo. Presenti  tutti i parroci e sacerdoti di Pisticci, don Rocco Rosano, don Leonardo Selvaggi, don Michele Leone, don Rosario  Manco, don Antonio Lopatriello, don Antonio Di Leo, don Leonardo Sisto,  don Franco Laviola, don Giovanni Punzi, parroco dello Scalo per tanti anni e il diacono don Mattia Albano. 
Tante le autorità  civili e militari presenti  con l’Amministrazione comunale presente in forma ufficiale con il sindaco Viviana Verri e l’assessore  Salvatore De Angelis, l’ex sindaco Vito Di Trani, il nuovo Comandante la  Compagnia dell’Arma pisticcese, il capitano  Massimiliano Cipolla, il Comandante  della Polizia locale Tenente  Fortunato, il  Colonnello Medico dell’ Esercito  Francesco Vena  e  due sottufficiali  D’Amato e Golisciano  della Stazione  dei Carabinieri Forestali di Tursi, il Presidente dei Cavalieri  di Santa Maria del Casale, Giuseppe Quinto. La  cerimonia  è iniziata con la lettura del Decreto di nomina firmato   dal Vescovo,  datato 5 ottobre 2018 e  valido per 9 anni.
“E’ un giorno solenne per questa comunità e per il nuovo arrivato don Giuseppe che, proprio oggi, tanti anni fa  ricevette la sua  ordinazione sacerdotale. Da qui anche il valore particolare che, alla luce di questa coincidenza, assume  la liturgia  che andiamo a celebrare  – ha esordito il Vescovo Caiazzo   che, tra l’altro  si è augurato che  “parroco e parrocchiani   dello scalo, formino  una sola famiglia”. Il  Vescovo  ha sottolineato  l’impegno e le iniziative di don Giuseppe  per  i problemi ambientali    della valle, ma anche  l’attenzione dello stesso verso i  malati e bisognosi  della città, invitandolo  a  “dare tutto te stesso  nel ministero pastorale che ti attende  a  servizio della Chiesa che non ti lascerà mai solo”.
Per l’occasione, un pensiero di riferimento   anche per  don  Domenico Spinazzola  e  don Giovanni Punzi, per tutto quello che, con il loro impegno  sono riusciti a  concretizzare  nella parrocchia di San Giuseppe Lavoratore, che hanno guidato con il sostegno di tutta la  comunità.   Comunità che attraverso le  significative parole  della giovanissima Paola Coriglione ha voluto salutare “con grande gioia”  l’arrivo  del  nuovo parroco.  Non è mancato il saluto non solo istituzionale del sindaco Viviana Verri che a nome suo personale e della comunità che rappresenta,  ha  augurato  a don Giuseppe, un lungo e fattivo   cammino pastorale  di apostolato.
Visibilmente  commosso, ma  anche soddisfatto, don Ditolve  ha  preso la parola salutando  e ringraziando il Vescovo   per l’affetto  e l’attenzione che per lui ha sempre avuto, le autorità presenti e il Coro Parrocchiale  diretto da Maria Luisa Giannuzzi.   Un  saluto  a  tutti sacerdoti  presenti nel tempio  ma anche a quelli  che  per vari motivi non l’hanno potuto raggiungere  e in particolare  ai padri Maristi di Tinchi e Marconia e a  don Giovanni Punzi e   don Domenico Spinazzola  che qui lo hanno preceduto. Non poteva mancare  un saluto ai suoi familiari che non lo hanno lasciato mai solo e un sentito  riferimento alla  comunità  dei fedeli parrocchiani dello Scalo  che  “ mi  ha   accolto  in  modo straordinario  ed a cui   chiedo, dopo un  grande, sentito  ringraziamento,   un forte   impegno, nel nome di San Giuseppe Lavoratore e San Rocco  che ci  assisteranno  nel   portare avanti tutti insieme  l’esercizio apostolico   che ci attende”.  In chiusura   la lettura del verbale  di presa possesso  della  parrocchia  sottoscritto dal Vescovo e due testimoni, Antonio  Quinto e Claudia Selvaggi, seguito da una grande ovazione  dei presenti a cui, grazie   all’impegno e al contributo delle famiglie del quartiere, è stato offerto un ricco  gustoso  buffet. In In serata, nella Chiesa Madre della Parrocchia di S.Pietro e Paolo, il Vescovo don Caiazzo ha presieduto la cerimonia di   commiato  di don  Rocco Rosano, dalla  Parrocchia  che ha retto per 12 anni. Per l’occasione, la statua di San Rocco, portata  in chiesa la scorsa domenica, è stata riaccompagnata  in solenne processione nella     cappella  che la ospita ormai da sei anni. 
Michele Selvaggi

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