Si è tenuta stamattina in
Prefettura, a Potenza, l’incontro richiesto nelle settimane scorse da Basilicatachiama,
il cartello di realtà sociali, movimenti e associazioni, per rappresentare la
preoccupazione di fronte al “tentativo di far passare con un provvedimento
truffa, l’ennesimo scippo di diritti e risorse ai danni delle popolazioni del
Sud. Un appello in rete a firma di Gianfranco Viesti e diverse iniziative in
corso stanno facendo emergere in maniera sempre più chiara la gravità della
proposta sul federalismo differenziato.
Dopo l’iniziativa di ieri, a
Matera con il volantinaggio e la divulgazione della lettera aperta al presidente
del Senato, Casellati, una delegazione di Basilicatachiama composta da Nicola
Manfredelli, Antonio Placido, Rocco Perrone, Antonio Califano, Massimo Vaccaro
e Francesco Cirigliano è stata ricevuta dal capo di gabinetto della Prefettura,
Antonio Incollingo.
La delegazione ha illustrato l’iniziativa
di mobilitazione in corso contro la proposta avanzata dalla Regione Veneto e altre
regioni, sostenuta dal Governo, per modificare profondamente le norme sui
criteri di ripartizione delle risorse derivanti dal gettito fiscale e sulle
stesse competenze delle regioni in senso pericoloso per la tenuta del profilo
unitario del Paese e per l’equità della distribuzione fra cittadini che vivono
in regioni diverse.
Dopo aver sottolineato come “grande
potrebbe essere il danno ai cittadini lucani”, è stata consegnata alla
Prefettura, che ha accolto con attenzione i materiali e le istanze
rappresentate, il testo della petizione e la lettera aperta rivota al presidente
del Senato con la richiesta di restituire la pienezza della responsabilità a
decidere al Parlamento, che deve essere chiamato ad assumere ruolo e potestà su
materie che non possono essere stravolte dalle decisioni del Governo.
Nell’incontro con il capo di gabinetto,
che si è impegnato ad inviare al Governo la documentazione raccolta, la
delegazione ha annunciato che domani verrà inviata a tutti i Parlamentari
eletti in Basilicata la richiesta di intervenire a tutelare gli interessi delle
nostre comunità e l’invito a partecipare ad un pubblico incontro in cui potranno
dire come e se intendono operare per esercitare il loro diritto/dovere di
parlamentari per scongiurare provvedimenti che, certamente, se dovessero essere
adottati contribuirebbero a mantenere nella marginalità e nella povertà una
Regione che, al contrario, ha bisogno di azioni e iniziative forti e di vedere
garantiti gli standard di servizi che merita.
“Basilicatachiama dopo queste due
iniziative è al lavoro per preparare l’appuntamento fondativo della coalizione
elettorale dal basso per le regionali di Basilicata. L’appuntamento, che si
terrà dalle 17 di mercoledì 14 novembre nella Sala del Seminario a Potenza, è
convocato sulla base di un appello all’unità della società civile lucana, delle
tante esperienze associative, di movimento e di autonomia politica che in
questi anni hanno segnato le tante vertenze e iniziative in difesa
dell'ambiente, del territorio, della democrazia, dei giovani, dello sviluppo e
del lavoro.
Obiettivo del cartello elettorale
è offrire “agli uomini ed alle donne lucane una via di uscita dalla crisi in
cui il malgoverno regionale e regionali la hanno ricacciata e la stanno
mantenendo; un’alleanza fondata sull’alternativa al centrodestra, al centrosinistra
e oltre il Movimento 5 Stelle e, dunque, capace di raccogliere le migliori
istanze libere, professionali e dell'impegno sociale e politico della comunità
lucana per costruire un progetto concreto di difesa dei diritti, dell’ambiente,
della democrazia e del lavoro.
Obiettivo sempre più urgente e
necessario di fronte a rischi come quelli che vengono dalle proposte sostenute
da questo Governo sul federalismo differenziato e accolte nei fatti da tutto
l'arco di forze politiche se è vero, per esempio, che la Regione Emilia Romagna
si è accodata a quelle del Veneto e della Lombardia nelle richieste al Governo.
L’appuntamento del 14 novembre
sarà il primo atto, quello appunto fondativo, di un'alleanza plurale fra
diversi e senza primogeniture e padrinaggi, con l'obiettivo di costruire entro 15/20
giorni l’accordo sul programma, la squadra, le liste e la persona che sarà
chiamata a guidare la coalizione.
Un percorso che, fin da ora, si
propone di rifondare la politica regionale sia nel merito che nel metodo forti
di quanto le esperienze sociali, tecniche e professionali hanno saputo
costruire negli anni in termini di proposte e di una modalità che fa
dell'autonomia e della responsabilità il fondamento della sua azione: la scelta
di determinare le scelte sui nomi solo dopo aver discusso davvero del progetto,
dei programmi e delle proposte è già la prima garanzia.
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