“Continua incessante l’attività
della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Taranto a tutela dei
consumatori di mitili tarantini per la salvaguardia della loro salute.
Il personale della sezione
Polizia Marittima e Difesa Costiera di questo Comando, infatti, nel corso della
costante attività di monitoraggio del territorio di competenza è riuscito ad
accertare e quindi bloccare una attività finalizzata alla commercializzazione
di cozze non idonee alla vendita e al consumo umano perché altamente nocive.
In particolare durante
un’attività di investigazione e controllo, è stata individuata un’unità navale
che stava immergendo nel Primo Seno del Mar Piccolo un ingente quantitativo di
mitili, contravvenendo all’Ordinanza 1989 del 22/07/2011 del Dipartimento di
Prevenzione dell’ASL di Taranto e all’Ordinanza della Regione Puglia 532 del
13/09/2018 che prevedono il blocco del prelievo e della movimentazione di
molluschi bivalvi per la contaminazione da diossine e PCB-DL.
Senza l’intervento dei militari,
tali cozze sarebbero, infatti, state contaminate dalle sostanze tossiche
presenti nei sedimenti del Primo Seno, con evidenti conseguenze nella
successiva fase della commercializzazione.
Il personale della Guardia
Costiera, che nella circostanza ha operato con l’ausilio dei veterinari
dell’ASL di Taranto, ha quindi proceduto al sequestro di 4 quintali di prodotto
che era stato immerso nelle acque del Mar Piccolo – Primo Seno, deferendo
all’Autorità Giudiziaria i responsabili dell’illecito.
L’episodio descritto dimostra il
continuo tentativo da parte di individui senza scrupoli nell’aggirare la legge
per meri fini economici, non curanti delle conseguenze che la loro condotta può
determinare per la salute dei
consumatori.
Di qui l’importanza per tutte le
forze di polizia di proseguire incessantemente nell’attività di controllo e
vigilanza, sia per la salvaguardia della salute dei cittadini che per la stessa
qualità e genuinità del prodotto in questione, volano importante per l’economia
locale.”
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