Basilicatachiama (la coalizione
di forze sociali e di uomini e donne autoconvocata sulla base di un appello
pubblicato in rete nel sito www.basilicatachiama.it, che sta per tenere nei
prossimi giorni la sua assemblea costituente) ha reso pubblica una lettera
aperta al Parlamento, che riportiamo integralmente.
“Il 18 ottobre scorso
Basilicatachiama aveva scritto ai prefetti di Matera e Potenza chiedendo un
incontro per poter consegnare un documento di denuncia dei rischi gravissimi
per la tenuta democratica e istituzionale del Paese e, in particolare, per la
condizione delle regioni meridionali, che verrebbero dall’approvazione da parte
del Governo nazionale delle proposte di “federalismo differenziato” avanzato da
alcune regioni del Nord Italia.
Per fortuna la data prevista per
l’adozione del decreto del Governo, inizialmente prevista per lo scorso 22 ottobre,
è slittata e, dunque, ci sono tutte le condizioni perché nel Parlamento e fra
le forze politiche si riapra la riflessione e si scongiurino scelte gravissime”
fanno sapere due fra i promotori che hanno scritto ai Prefetti (Gianni Fabbris
e Nicola Manfredelli”.
BASILICATACHIAMA nei giorni
scorsi era scesa in campo annunciando l'apertura di una mobilitazione regionale
in accordo con un vasto movimento di opinione che si va sviluppando nel Paese
dopo che un appello promosso dal Prof. di Economia applicata dell'Università
Aldo Moro di Bari, Gianfranco Viesto ha sollevato con forza anche grazie alla
firma di numerosi intellettuali e docenti fra cui particolarmente attivo è lo
scrittore e saggista meridionalista Pino Aprile. Si legge nel cappello
introduttivo alla Petizione che ha già superato le tredicimila firme (https://www.change.org/p/gianfranco-viesti-no-alla-secessione-dei-ricchi):
"Il Veneto, la Lombardia e
sulla loro scia altre undici Regioni si sono attivate per ottenere maggiori
poteri e risorse. Su maggiori poteri alle Regioni si possono avere le opinioni
più diverse. Ma nei giorni scorsi è stata formalizzata dal Veneto (e in misura
più sfumata dalla Lombardia) una richiesta che non è estremo definire eversiva,
secessionista.".
"Grande è la preoccupazione
per gli effetti che questa norma potrebbe avere per la nostra regione"
denuncia BASILICATACHIAMA annunciando la mobilitazione (di cui la tappa di
lunedì a Matera è solo l'avvio): "Se dovesse passare il disegno delle
Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, che guidano il fronte della
secessione dei ricchi, scomparirebbe, di fatto, il criterio di redistribuzione
delle risorse fra le regioni che, fra l'altro, assumerebbero la totale e piena
autonomia in materie come l’ambiente e la scuola svuotando nei fatti le
funzioni dello Stato Unitario e imponendo una secessione dei ricchi a danno
delle altre regioni".
BASILICATACHIAMA ha predisposto
una lettera aperta dai cittadini lucani al Parlamento Italiano e indirizzato a
tutte le forze politiche ed ai due presidenti di Camera e Senato perché
interrompano questo processo e riconsiderino in senso democratico e di equità
l'ipotesi della riorganizzazione dei rapporti fra Stato e Comunità Locali.
La lettera aperta (dopo essere
stata consegnata formalmente domattina alla Prefettura di Matera) verrà
divulgata in una Conferenza Stampa che si terrà alle ore 12 in Piazza Vittorio
Veneto nello spazio dell'Affaccio Guerricchio.
La Conferenza stampa seguirà
un'azione di volantinaggio che interesserà Piazza Vittorio Veneto e il vicino
Mercato della Frutta in cui sarà divulgato il volantino dal titolo NO ALLA
SECESSIONE DEI RICCHI e sarà, anche, l'occasione per dare conto delle ulteriori
iniziative di BASILICATACHIAMA a partire dall'incontro che avverrà a Potenza il
6 novembre mattina con il Prefetto per consegnare il documento e la lettera
aperta e la convocazione nella settimana successiva dell'Assemblea Costituente
dell'Alleanza sociale per le prossime Regionali di Basilicata autoconvocata
sulla base delle adesioni raccolte di uomini e donne e di forze sociali,
culturali e politiche”.
Basilicatachiama
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