PIERO MIOLLA
In
Basilicata il 56% degli edifici scolastici pubblici necessita di interventi di
manutenzione urgenti: una percentuale rimasta invariata dal 2015 al 2016 che
conferma come, in regione, sotto questo profilo negli ultimi tempi si sia fatto
molto poco. Il dato emerge da “Ecosistema Scuola”, il diciottesimo rapporto di
Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei
servizi, dedicato specificatamente alla qualità e alla sicurezza degli edifici.
In compenso, però, la Basilicata è una delle regioni nelle quali vengono
maggiormente installati impianti solari termici, anche se, in generale, solo il
4% delle nostre scuole può vantare edifici che utilizzano fonti rinnovabili. In
tale contesto si colloca il dato degli impianti solari termici che sono,
appunto, il 100% delle rinnovabili utilizzate nelle scuole. L’indagine di Legambiente,
va ricordato, attraverso un questionario inviato ai Comuni capoluogo di provincia,
ha rilevato bisogni, punti di avanzamento e carenze del sistema complessivo di
gestione del patrimonio edilizio scolastico, che in questi ultimi anni sembra aver
avuto un impulso nell’organizzazione dei fondi e nella spinta alla
programmazione, ma che, secondo Legambiente, “deve necessariamente diventare più
puntuale ed efficiente”. Le cifre del Belpaese, infatti, non sono incoraggianti
su questo fronte. I dati certi si riferiscono solo a 36.093 edifici. Tornando
alla nostra regione, va rimarcato che solo Matera ha fornito a Legambiente i
dati sul suo patrimonio edilizio scolastico, mentre Potenza è uno dei
capoluoghi italiani per così dire “negligenti”, non avendoli resi noti. Nella
città dei Sassi sono stati censiti 25 edifici scolastici: di questi, il 4%
risulta realizzato tra il 1900 e il 1940; il 52 tra il 1941 e il 1974; il 32
tra il 1975 e il 1990; l’8 tra il 1991 e il 2000; il 4 tra il 2001 e il 2016.
Inoltre, a Matera il 100% degli edifici che ospitano scuole sono nati proprio
per ospitare istituti scolastici, mentre solo il 4 risulta costruito secondo
criteri antisismici, ma nell’84% dei plessi è stata eseguita la verifica di
vulnerabilità sismica. E, ancora: nel 12% dei casi sono state effettuate
indagini diagnostiche dei solai; nel 4 sono stati effettuati interventi di
messa in sicurezza dei solai nel 2016. Sono il 56%, invece, gli edifici che necessitano
d’interventi di manutenzione urgenti, mentre il 60 ha goduto di manutenzione
straordinaria negli ultimi 5 anni. E’ di 5.600 euro la media di fondi stanziati
per la manutenzione straordinaria per ogni edificio, di cui solo 4.800, in
media, sono stati spesi. I fondi nazionali per edilizia scolastica stanziati in
media per ogni edificio di Matera è di 9.000 euro. Solo il 16% ha il collaudo
statico, l’84 l’idoneità statica, il 4 il certificato di agibilità, il 100% il
certificato igienico-sanitario, il 62,5 quello di prevenzione incendi, il 32 le
scale di sicurezza, il 92 le porte antipanico, il 72 gli impianti elettrici a
norma, il 100% i requisiti di accessibilità, mentre nell’8% dei casi sono stati
fatti interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Infine, ben
il 96% degli edifici scolastici di Matera risulta essere in aree a rischio
sismico, il 4 è sito in prossimità di antenne cellulari, l’8 in una raggio tra
1 e 5 chilometri da industrie e la stessa percentuale nello stesso raggio di
chilometri da una discarica.
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