martedì 7 novembre 2017

Capoluoghi italiani più verdi: male Potenza e Matera.


PIERO MIOLLA
Due capoluoghi da profondo rosso. Sono Matera e Potenza che, stando alla ventiquattresima edizione di Ecosistema urbano, lo studio di Legambiente e Ambiente Italia riferito al 2016, pubblicato ieri su Il Sole 24 Ore, occupano, rispettivamente, la posizione numero 85 e 92, nella classifica delle città italiane più verdi. I due capoluoghi lucani sono lontanissimi dalle prime 10 posizioni, con Mantova confermatasi sul podio (l’anno scorso era terza), Trento e Bolzano seconde, e, per un soffio, Parma terza. L’indagine si basa su 16 parametri divisi in 6 macro-aree: aria, acqua, rifiuti, energie rinnovabili, mobilità e ambiente urbano. Come mai profondo rosso per le due lucane? Perché nella particolare classifica stilata fino al quarantacinquesimo posto (occupato da Verona), il colore verde è netto o distinguibile: dalla posizione successiva, invece, comincia il rosso, che, scorrendo verso il basso la graduatoria, diventa più accentuato. Matera e Potenza, dunque, secondo Legambiente non brillano per pollice verde e se il capoluogo di regione mostra sfumature in peggioramento, entrambe, nelle 12 classifiche settoriali, sono messe maluccio. In realtà, Potenza per le polveri sottili occupa il sedicesimo posto, con valori nettamente inferiori a quelli di tante città, mentre per Matera i dati non sono disponibili, così come non lo sono, ma per entrambe, per le emissioni pericolose. Quando parliamo di superamenti nocivi dell’ozono, però, Matera è trentaduesima e Potenza settantaseiesima. Per l’indice di ciclabilità, cioè i metri equivalenti ogni 100 abitanti riservati alle biciclette, Potenza è a quota zero (novantaquattresimo posto), mentre Matera ne ha 1,7 ed è settantacinquesima. Nel campo della superficie stradale pedonalizzata (metri quadrati per abitante): Potenza 0,1, per Matera dati non disponibili. Non va meglio per l’acqua: stando a Ecosistema Urbano, infatti, la differenza tra acqua immessa e acqua consumata per usi civili, industriali e agricoli è del 38% a Potenza e del 52,7 a Matera. Dati che si traducono, rispettivamente, nella sessantaduesima e ottantacinquesima posizione. Inoltre, per i consumi pro capite giornalieri di acqua potabile per uso domestico Potenza è trentaduesima, con 137,9 litri a testa, e Matera trentaquattresima, con 138,1 litri per ogni cittadino. Capitolo energia solare, cioè la potenza installata sugli edifici pubblici ogni mille abitanti, Matera occupa la posizione numero 36, mentre Potenza la numero 66. Per ciò che concerne, invece, il settore della produzione annua di rifiuti urbani (chilogrammi per abitante), Matera è terza con 370,2 chili per residente, Potenza settima, con 419,2. Le due cittadine lucane, però, precipitano addirittura nella classifica su quanto si recupera: Potenza è all’ottantottesimo posto, Matera al novantatreesimo. La spirale negativa prosegue anche nel settore della mobilità e dell’ambiente urbano: Potenza ha un tasso di motorizzazione di 74 auto ogni 100 abitanti, numeri che le consegnano il terz’ultimo posto davanti soltanto a Frosinone e L’Aquila, mentre Matera è cinquantunesima con 63 auto ogni 100 abitanti. In merito agli incidenti stradali con lesioni ogni mille abitanti, Potenza è ventitreesima con 4,42, Matera quarantacinquesima con 5,39. 


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