giovedì 30 novembre 2017

Scontro durissimo Craco-Montalbano Jonico sulla scuola.

“E’ inaccettabile l’ipotesi dell’accorpamento delle nostre scuole dell’obbligo a quelle di Montalbano Jonico: se dovesse essere confermata ci opporremo fermamente”. Non è piaciuta al sindaco di Craco, Giuseppe Lacicerchia, l’indiscrezione circolata nelle ultime ore che avvalorerebbe un distacco delle scuole crachesi dalla storica sede di Pisticci (da tempo, infatti, sono accorpate al comprensivo padre pio da Pietrelcina) a quella di Montalbano Jonico. Al momento, infatti, si tratta solo di voci, visto che lo stesso Lacicerchia ha tenuto a precisare per correttezza che “abbiamo solo notizie del tutto informali di una presunta proposta in tal senso del Comune di Montalbano Jonico”. In attese di conferme o di smentite, però, il primo cittadino di Craco è andato giù duro. “Ciò detto, ci opponiamo fermamente a questa ipotesi. Peraltro, risulta inaccettabile l’atteggiamento avuto dal sindaco di Montalbano Jonico, Piero Marrese, che con molta arroganza ha indicato tale ipotesi solo per dare risposte alla sua comunità: la sua priorità, infatti, è quella di dare risposte ai concittadini ma, di solito, in tali casi si collabora e si discute anche di eventuali proposte. E’ dunque evidente che da parte nostra sia inaccettabile che un altro sindaco proponga a Provincia e Regione di inserire la scuola dell’obbligo di Craco nel proprio Comune solo per dare risposte alla sua comunità, nell’ottica di soddisfare l’esigenza di mantenere una funzione di tipo burocratico-amministrativa. E’ evidente che i cittadini di Montalbano Jonico non hanno alcuna utilità da questo accorpamento e, men che meno, quelli di Craco. C’è una storica e consolidata collaborazione con la scuola di Pisticci che, se dovesse venire a mancare, integrerebbe un danno per Craco. Agiremo con tutte le forme di lotta necessarie che questa vicenda ci porterà a mettere in campo”, ha concluso Lacicerchia. Marrese ha parzialmente smentito l’ipotesi, ricordando che “che ci sono state interlocuzioni con la Provincia di Matera alle quali, pur essendo stato invitato, Lacicerchia non ha partecipato. Se lo avesse fatto avrebbe appreso che la nostra proposta è quella di accorpare Tursi, sempre e solo nell’ottica della tutela degli interessi degli studenti e dei docenti. E’ chiaro che, laddove se ne dovesse ravvisare la necessità, ci faremmo comunque trovare pronti anche a interloquire con Craco per corroborare l’ipotesi accorpamento, sempre ciascuno nel rispetto del proprio ruolo”.
Piero Miolla


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