sabato 11 novembre 2017

Trasporti: Il Governo ribadisce che la ferrovia Matera-Ferrandina sarà pronta nel 2022. Forse


PIERO MIOLLA
Matera. La tratta ferroviaria Ferrandina-Matera potrà andare in esercizio commerciale nel 2022; in pratica, non verrà aperta prima di cinque anni. La precisazione, fornita dal sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Umberto del Basso de Caro, che ha risposto alla Camera dei Deputati ad un’interrogazione sul tema presentata dal deputato lucano di Direzione Italia, Cosimo Latronico, non è una doccia fredda. Non può esserlo perché qui, in Basilicata, nessuno aveva seriamente creduto che i tempi di realizzazione fossero più celeri. La risposta di ieri, in buona sostanza, non ha fatto altro che far tornare con i piedi per terra quei pochi che, un po’ per ingenuità, un po’ per convenienza politica, avevano spacciato quest’opera come semi-imminente, forse in vista della consultazione elettorale. De Caro ha ribadito che “le progettazioni saranno ultimate nel 2018 e che dopo verranno acquisite le necessarie autorizzazioni, per cui, nel 2019, potranno essere svolte le attività negoziali. L’avvio dei lavori è previsto nel 2020”. Una sorta di commedia dell’assurdo, dunque, che non sembra mai avere un finale. Soprattutto, sembra mancare di un finale con standing ovation, cioè con il gradimento del pubblico. Va peraltro ricordato che per l’arteria, negli anni passati, “sono state realizzate gran parte delle opere civili relative alla nuova linea a semplice binario Ferrandina-Matera La Martella. Successivamente, l’opera è stata parzialmente de-finanziata”, sono le parole del sottosegretario. Il quale ha poi aggiunto che “il progetto della nuova linea, del costo di 255 milioni di euro, prevede il completamento della tratta ferroviaria e il collegamento diretto tra la nuova linea Ferrandina-Matera e quella Potenza-Metaponto in direzione Potenza, la cosiddetta Lunetta Ferrandina”, non dimenticando di precisare che “con le risorse già allocate per l’intervento di aggiornamento 2016 del contratto di programma 2012-16 (investimenti pari a 45 milioni di euro), i 201 milioni destinati dall’articolo 1, comma 591, della legge di Bilancio 2017, è stata garantita l’intera copertura finanziaria dell’intervento, fino a Matera La Martella”, e che “grazie all’attribuzione delle risorse disposte con la citata legge si rende, quindi, possibile riavviare l’esecuzione dell’opera, unico progetto di Rfi (Rete ferrovie italiane, ndr) precedentemente incluso tra gli oltre ottocento investimenti di cui all’anagrafe delle opere incompiute di interesse nazionale”. Infine, il rappresentante del Governo ha ricordato che “sono in corso lavori manutentivi sostanzialmente concentrati nella galleria di Miglionico, lungo la linea e nella stazione di La Martella”. Fatte queste premesse, in ogni caso, il risultato finale non cambia: la tratta ferroviaria Ferrandina-Matera sarà pronta solo nel 2022. Questa l’assicurazione di De Caro. Salvo imprevisti, aggiungiamo noi. Immediata la replica dell’onorevole Latronico: “Il Governo – ha dichiarato il parlamentare lucano - deve trovare uno strumento per accelerare i tempi di progettazione e realizzazione dell’intervento: è impensabile che debbano trascorrere sei anni per chiudere un’armatura ferroviaria quasi completa. E’ necessario nominare un commissario che faccia tutto in tempi brevi, come è stato fatto per la tratta ferroviaria Napoli-Bari”. La vicenda, per il momento, può dirsi conclusa: l’evento del 2019 sarà passato da tempo e, forse, la città dei Sassi vedrà, finalmente, concretizzato il sogno della ferrovia. Sembra una storia di inizio ‘900, ma è solo la cronaca di una terra che nel 2017 continua a contare poco.

Nessun commento:

Posta un commento