Novanta, ma non fanno paura.
Tanti sono i ragazzi che, dalla categoria Primi Calci a quella Allievi, danno
lustro alla Virtus Ferrandina. Il cui obiettivo è insegnare calcio, ma anche
far crescere gli allievi sotto il profilo sociale.
Società di puro settore
giovanile nata nel 2014 nel, grazie alla passione di Angelo Montemurro e
Vincenzo Marsella, entrambi rappresentanti del sempre fertile vivaio
ferrandinese, la Virtus si è poi arricchita dell’ausilio di altri istruttori
qualificati. Si tratta di Giovanni Romita, Domenico Ponzio, Marco Morini e, da
ultimo, del pisticcese Giancarlo Carioscia. Una platea di soggetti innamorati
del calcio ma anche piuttosto titolati, considerato che tra loro ci sono
laureati Isef e dirigenti con attestati Figc.
“Siamo una bellissima realtà – ha
dichiarato Carioscia – che continua con passione e amore questo cammino
improntato anche al sociale, oltre che imperniato sulla volontà di insegnare
calcio attraverso l’attività motoria di base. Io sono appena arrivato, ma chi
ha fondato questo club e chi lo ha rinforzato con la propria presenza sta
compiendo un vero e proprio miracolo sportivo in un territorio avaro di veri
appassionati, legati con amore viscerale a questo sport”.
Carioscia ha voluto
ringraziare la Virtus per la “chiamata” tra gli istruttori. Adesso, però, è
tempo di proseguire nella nobile azione di formare, innanzitutto come uomini, e
poi calciatori, questi piccoli atleti.
Con l’obiettivo di far sì che il futuro
sia sempre più roseo, visti anche gli ottimi risultati conseguiti sul campo, e
con la speranza di poter partecipare l’anno prossimo alle categorie regionali.
“Il vero artefice di questa realtà – ha concluso Carioscia – è Montemurro, al
quale va un plauso particolare”. La Virtus da circa 2 anni collabora anche con
la Libertas di Vincenzo Suriano: l’unione, dunque, fa la forza. A Ferrandina ne
sono giustamente convinti.
Piero Miolla
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