<<Malumore per la mancata
candidatura? Assolutamente no. Mi è stata chiesta la disponibilità per
un’eventuale candidatura: l’ho data come sempre e come era giusto fare>>.
Michele Napoli, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, ha zittito
le “malelingue” che lo vorrebbero arrabbiato e deluso per la mancata
candidatura e, nel giorno dell’inaugurazione del comitato elettorale degli
“azzurri” a Potenza, ha confermato il suo pieno e totale appoggio al partito. Consigliere, lei ha partecipato senza problemi
al battesimo del comitato elettorale di Forza Italia, nonostante si racconti di
qualche suo mal di pancia.
<<Assolutamente sì, non vedo perché non
avrei dovuto partecipare. Non c’è alcun mio malumore, anche se confermo che, se
fossi stato scelto, di sicuro non mi sarei sottratto alla contesa elettorale,
come ho sempre fatto. Faccio politica dal ’99: 14 anni in Consiglio comunale e,
dal 2008, in Consiglio regionale. Se mi fosse stato chiesto non mi sarei
sottratto. Sono stato eletto in Forza Italia e mi sento uomo di questo partito.
Stop, non c’è nessun problema. Mi pare strano che sia stata messa in dubbio la
mia partecipazione all’inaugurazione del comitato elettorale di Potenza. Perché
non avrei dovuto partecipare?>>
Non
ha alcuna critica da muovere al suo partito, dunque? <<Nello stilare
le liste, secondo me, non ha considerato appieno l’aspetto della rappresentanza
territoriale. In particolare nel collegio Potenza-Lauria si poteva fare di più
e meglio. Forse si potevano fare scelte che tenessero conto di una piena
rappresentanza territoriale, invece si è lasciato campo libero. Questo è
l’unico vero tema che ho rappresentato. Non ho difficoltà ad
ammetterlo>>.
Come se lo spiega? E’
un favore al Pd? Potrebbe essere la
spia che si va, dopo le elezioni, verso un governissimo?
<<Forza
Italia è un partito responsabile, ma il quadro politico dopo il 4 marzo
potrebbe essere complesso. Vedremo cosa accadrà>>.
Siete in testa nei sondaggi: c’è qualcosa che la preoccupa?
<<Sì, ho la netta sensazione che la forbice dell’astensionismo crescerà,
anche grazie ad una legge elettorale piuttosto strana: molta gente è
disorientata e c’è tanta confusione. La legge elettorale ha favorito tutta una
serie di situazioni rispetto alle quali l’elettore è disorientato. Credo che bisognerà
fare i conti con percentuali elevate di astensionismo>>.
Piero Miolla
Nessun commento:
Posta un commento