Sviluppo,
ambiente e gestione della risorsa idrica. Ma anche uno sguardo a Matera 2019 e
a tutte le problematiche connesse all’ambiente, ivi comprese quelle attinenti
alle estrazioni petrolifere.
Per Nicola Pagliuca, candidato di Forza Italia
alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale Basilicata 2
(Melfi-Matera-Pisticci) e anche in quello proporzionale, sono questi i temi
forti che un deputato lucano deve portare con sé a Roma. Ovviamente per
svilupparli e, possibilmente, risolverli. Pagliuca, già deputato di Forza
Italia, eletto nel 1996, punta soprattutto sulla sua esperienza, avendo
ricoperto non solo la carica di parlamentare, ma anche quella di consigliere
regionale in due occasioni. Onorevole
Pagliuca, la sua sembrerebbe una candidatura dell’ultima ora: i “rumors” della
vigilia, infatti, non la davano tra i papabili candidati.
“In realtà aveva
già dato la mia disponibilità al partito che poi ha ovviamente deciso, anche in
base ad altre disponibilità”.
I maligni
sostengono che lei si sarebbe candidato solo dopo aver visto chi erano i suoi
avversari. Conferma o smentisce?
“Guardi, le posso dire che mi sono
candidato anche e soprattutto per dare una rappresentanza al territorio,
considerato che questa legge elettorale prevede sia una componente maggioritaria,
che, soprattutto, una proporzionale. Pertanto, c’era il rischio che l’area Nord
della Basilicata non fosse per niente o poco rappresentata. Questo è stato uno
stimolo molto forte, insieme naturalmente alla consapevolezza di aver
accumulato delle esperienze nelle istituzioni che possono essere messe al
servizio del Paese, e non solo. Credo infatti che la mia esperienza possa
senz’altro giovare alla nostra terra: una regione, la nostra, ricca di tante
bellezze e di risorse che, però, credo meritino una diversa e più attenta
valorizzazione. Tornando alla sua domanda di sicuro posso dire che ho grande
stima dei miei avversari, anche se, personalmente, conosco solo Filippo
Bubbico. Nei confronti degli altri, ripeto, ho grande stima e non mi permetto di
giudicarli come persone”.
Dunque, la
candidatura di Francesca Barra, tanto per citarne una, non ha in qualche modo
influenzato la sua discesa in campo?
“Avevo già offerto al partito la mia
disponibilità, sia per quello spirito di servizio che mi contraddistingue, ma
anche perché ho sempre creduto in questa forza politica e penso di aver sempre
fatto della coerenza la mia bandiera di rappresentanza. Quando ho notato che
c’era un vuoto di rappresentanza, specie dell’area Nord, ho valutato la
possibilità di essere della contesa e il mio partito è stato pienamente
d’accordo”.
Ci dica quali sono, a suo
giudizio, tre temi importanti per la nostra regione da tutelare in Parlamento.
“Per
chi, come il sottoscritto, ha anche, per così dire, un’anima commerciale e imprenditoriale,
certamente l’aspetto prioritario è quello dello sviluppo. Non mi riferisco solo
all’area Nord, ovviamente, ma anche a quella che io definisco la dorsale
materana. Sviluppo vuol dire lavoro e, quindi, occupazione. Sono temi che
troppo spesso in Basilicata non vengono affrontati come si dovrebbe. Tenga però
anche conto che mi sono occupato pure di ambiente, con la questione della
Fenice di Melfi innanzitutto, ma non solo. Il mio impegno per questo
territorio, dunque, sarà alto anche su tutti i temi ambientali, nessuno
escluso, e, quindi, anche quello che attiene alle estrazioni petrolifere.
Infine, ma non per ordine d’importanza, la Flat Tax: credo che anche in
Basilicata possa rappresentare una carta vincente e una concreta occasione per
una tassazione più equa>>.
Piero Miolla
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