sabato 3 febbraio 2018

Pisticci, zona pedonale di corso Margherita: nuova levata di scudi di commercianti e residenti.

“Capiamo le ragioni che hanno portato l’Amministrazione comunale a riproporre la Ztl in corso Margherita, ma ci sono situazioni che vanno ben oltre le apparenze”. In una lettera sottoscritta da alcuni commercianti e da una parte dei residenti del “salotto” di Pisticci, arriva un nuovo appello al sindaco, Viviana Verri, affinché torni sui suoi passi e revochi l’ordinanza con la quale ha previsto di chiudere la via centrale di Pisticci. “I commercianti – prosegue la lettera - si approvvigionano di beni per le loro attività da altri paesi e prevedere l’apertura per il carico e lo scarico delle merci solo per qualche ora non potrebbe mai bastare, visto il numero cospicuo delle stesse. Va bene affrontare il problema del traffico selvaggio in corso Margherita, ma non è esagerato chiudere un intero rione per poterlo regolamentare?” Gli autori della lettera, poi, hanno anche suggerito la soluzione. “A nostro avviso basterebbe installare delle telecamere e il fenomeno si potrebbe arginare. In caso contrario le numerose attività concentrate nel centro di Pisticci ne uscirebbero fortemente penalizzate, in un momento di crisi che sembra non finire mai, unito allo spopolamento del nostro paese. Tutto questo sarebbe un’ulteriore sconfitta. Il sindaco ha rispolverato un decreto mai attuato del 2002: allora c’erano ancora tantissimi bambini in piazza, gente che passeggiata. Ora la piazza è vuota e chiuderla al traffico significherebbe condannarla all’oblio. Non va sottovalutato il disagio che si arrecherebbe ai residenti in vie già piccole: tutto questo sicuramente accrescerebbe il problema”. Morale della favola? “Ci affidiamo alla sensibilità del sindaco, affinché accolga il nostro disagio e cerchi di venirci incontro. La nostra città ha enormi potenzialità, se sfruttate: la lungimiranza degli amministratori a volte cambia le sorti della comunità, come avvenuto, per esempio, per Matera”. Insomma, l’obiettivo è quello di evitare una “condanna all’isolamento”, anche perché, a giudizio dei sottoscrittori, “già i parcheggi a pagamento lo hanno fatto. Noi, invece, chiediamo di aprire il nostro territorio all’accoglienza di ogni genere e, soprattutto, di non spingerci ad abbandonarlo. I commercianti sono il termometro della società, la cartina di tornasole e, da quando, agli inizi degli anni ‘90 è stato regolamentato l’accesso al centro di Pisticci, tutto è iniziato a peggiorare. Il parcheggio a pagamento ha solo rincarato la dose”.
Piero Miolla

Nessun commento:

Posta un commento