Quasi sessanta anni e non
sentirli.
Si accendono i riflettori sulla cinquantanovesima edizione del
Carnevale Montese, che tra il 4, l’11 e il 13 febbraio celebrerà le sue
giornate fatte di colore, ironia graffiante e sapori tradizionali. Il programma
dell’edizione 2018 è stato appena definito e, come oramai consuetudine e
tradizione, presenta appuntamenti di rilievo.
“Un grandissimo evento che dà
lustro alla nostra città”, ha commentato il vice sindaco Rocco Oliva, vero deus
ex machina della manifestazione visto che è stato particolarmente impegnato per
garantire la buona riuscita della manifestazione. “Anche quest’anno – ha
spiegato Oliva - sono state confermate tre date ed importanti ospiti che
attireranno a Montescaglioso numerosi ospiti dai paesi limitrofi”.
La data
iniziale è fissata per domenica 4 febbraio, quando è in programma la sfilata
dei carri allegorici e lo spettacolo finale, previsto per le 22 con alcuni dj
locali a fare da intrattenitori.
Il secondo appuntamento, invece, è fissato per
domenica 11 febbraio, quando, alla mattina, ci saranno spettacoli vari ed
intrattenimento per i più piccini, mentre dal pomeriggio si dipanerà la sfilata
e, a seguire, lo spettacolo con Paolo Noise dello Zoo di Radio 105.
Nella
giornata conclusiva, di sicuro la più attesa, quella di martedì 13 febbraio,
centinaia di partecipanti sin dalle prime ore della giornata daranno vita al
Carnevalone Tradizionale che, “da quest’anno, grazie alla collaborazione tra
Amministrazione comunale e Pro Loco, è entrato nel circuito denominato rete dei
carnevali lucani e maschere della Lucania a valenza antropologica e culturale.
Il circuito – è sempre Oliva a parlare – è costituito dagli 8 carnevali storici
lucani, riconosciuti dalla Regione come patrimonio immateriale, ovvero: Montescaglioso,
Teana, Satriano, Tricarico, Cirigliano, Aliano, San Mauro Forte e Lavello”. Nel
pomeriggio del “martedì grasso”, infine, è in programma anche la parata dei
carri allegorici e il gran finale in piazza Roma, con Marvin & Andrea
Prezioso in consolle.
Insomma, tre giornate per festeggiare insieme e,
soprattutto, per dare vita ad una tradizione che, da queste parti, non è mai
stata così seria e sentita. Quello di Montescaglioso è uno dei carnevali più
noti e antichi organizzati in regione e ha una doppia anima: tra i personaggi
tipici, infatti, si distinguono il Carnevalone, sua moglie la Quaremma, la
quale porta in braccio un pupazzo in fasce, Carnevalicchio, vestito di bianco
in contrapposizione alla madre e simbolo del nuovo, e “U’ Fus'”, personificazione
della “Parca romana”, figura mitologica che soprassiede al destino dell’uomo.
Gli abiti dei figuranti sono realizzati con carta, cartoni, stoffe di vestiti
non più utilizzati per un carnevale povero, quindi, che ricicla tutto. Una
manifestazione nata dalla cultura dei massari e dei braccianti, che prevede che
lungo le strade del paese le maschere, da un lato si riconoscano per i colori e
la sfrontatezza e, dall’altro, si caratterizzino per il tendere la mano ed
esigere anche la più piccola moneta.
Piero Miolla
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