Perdura
la situazione di difficoltà nella corresponsione degli stipendi ai dipendenti
delle Autolinee Liscio. Dopo lo sciopero di 4 ore del 19 marzo, Fit-Cisl e
Uilt-Uil hanno proclamato un’altra giornata di sciopero per il 17 aprile,
quando i dipendenti incroceranno le braccia per 8 ore, con queste modalità: per
i servizi su gomma, la protesta verrà effettuata dalle 4.29 alle 8.29 e dalle
14.29 alle 18.29. Per gli uffici e le officine, invece, lo sciopero riguarderà
l’intero turno di lavoro.
Le difficoltà, va ricordato, derivano dal credito che
il Cotrab (Consorzio trasporti Basilicata) vanta dalla Regione Basilicata e
che, hanno sottolineano i dipendenti, è esteso a quasi tutto il 2017. In attesa
della proclamazione di un nuovo sciopero, le due sigle sindacali, con i rispetti
segretari, Leonardo Pace e Michele Carone, hanno diffuso una nota nella quale
viene fatto il punto della situazione. “Seguendo l’indicazione del commissario
delegato della commissione di Garanzia dell’attuazione dello sciopero nei
servizi pubblici essenziali - recita la nota - le scriventi riprogrammano lo
sciopero richiamando i contenuti della riunione tenuta il 15 febbraio scorso
presso l’Ufficio Territoriale del Governo di Potenza, dove si è svolta la fase
del tentativo di conciliazione obbligatorio riguardante la vertenza contro la
società Liscio, conclusosi con esito negativo. Si ritiene opportuno
sottolineare che, relativamente alle innumerevoli problematiche contenute nella
nota di apertura della procedura, l’azienda ha inteso solo saldare ai
lavoratori le spettanze relative alla tredicesima e alla mensilità di dicembre
2017, non provvedendo a pagare quella di gennaio 2018, maturata nel tempo di
svolgimento delle procedure.
Neppure il premio di risultato 2016 è stato
corrisposto ai lavoratori, che doveva essere pagato entro il 2017. Rimangono
aperte tutte le problematiche, tra le quali la verifica della formulazione dei
turni di servizio aziendali in vigore, la sua costruzione, e conseguente
verifica dei tempi di percorrenza, la verifica delle fermate autorizzate e la
schematizzazione delle competenze di ogni singolo turno dell’intero esercizio
aziendale della Liscio; la verifica dell’organizzazione del lavoro delle residenze.
In ragione delle problematiche riportate, che determinano un grave danno
economico ed organizzativo ai 150 dipendenti della società, si proclama una
prima azione di sciopero a norma delle previsioni della Regolamentazione
Provvisoria della commissione di Garanzia sul diritto di sciopero nei servizi
pubblici essenziali, nonché a tutto quanto previsto dalla legge nazionale
146/90”. Nel frattempo, pare che i 60 milioni garantiti dal Governo alla
Regione siano stati derubricati a mera promessa elettorale.
Piero Miolla
Nessun commento:
Posta un commento