domenica 29 aprile 2018

Elezioni regionali in Basilicata e la ricerca di un centro di gravità permanente.



L’unità perduta da ritrovare, certo. Ma anche la consapevolezza che il centro di gravità permanente, cantato finanche da Battiato qualche anno fa, nella nostra regione in politica è spesso decisivo. E anche se, al momento, l’agognata unità non c’è, con il rischio che il centro diventi sempre più frazionato in una miriade di sigle, è pressoché certo che, spesso, quel centro, in politica, è decisivo. Visto l’approssimarsi delle elezioni regionali, la domanda nasce spontanea: cosa farà il centro in Basilicata? Ma soprattutto, da chi è rappresentato nella nostra regione e nel suo agone politico, questo fatidico centro? Da molte anime, alcune di centrodestra, altre di centrosinistra. 
“Non è importante sapere, in questo momento, se ci schiereremo da un lato o dall’altro – ha spiegato il consigliere Aurelio Pace – perché credo sia prioritario lavorare per cercare l’unità del centro. Prima si torna tutti insieme, ovviamente condividendo programmi e scelte strategiche, poi si parla della collocazione. Questa è la mia posizione. Personalmente continuerò a sostenere in Consiglio quei provvedimenti che riterrò buoni, cercando di condizionare positivamente l’operato di questo governo regionale e di questa coalizione. Il tema delle coalizioni, francamente, è ancora molto lontano. Certamente, senza condizioni preconcette pur non avendo il Pd rispettato tutti i patti, ci metteremo intorno a un tavolo per cercare di capire se è possibile costruire un’alleanza o un progetto politico. Le diplomazie sono al lavoro”, ha concluso Pace lasciando intendere che, probabilmente, la collocazione sarà quella del centrosinistra. Ma anche facendo trasparire il desiderio di uno scenario, quello dell’unità del centro, che, se è un auspicio di tanti, al momento non solo consente allo stesso Pace (e non solo) di non scoprire le sue carte, ma è anche di fatto sconosciuto in Basilicata. L’unità del centro, infatti, è in pratica assente sin dai tempi della Democrazia Cristiana. 
In questo ambito ampio ma ricco di risorse, c’è anche chi, come Francesco Mollica, non pare avere dubbi. “Stiamo lavorando per creare un progetto centrista che si collochi nell’alveo del centrosinistra, su questo non ci sono grandi dubbi – ha rivelato l’ex presidente del Consiglio regionale -. Personalmente sto lavorando con Centro Democratico Più Europa e Civici per l’Europa, la neonata formazione che fa riferimento a Tanino Fierro, per una lista unitaria che stia nel centrosinistra alle prossime elezioni regionali”. 
Del pari certo dell’appartenenza, ma nel lato opposto dell’agone politico, è anche il consigliere regionale, Michele Napoli. Passato di recente da Forza Italia a Noi con l’Italia, Napoli è stato chiarissimo. “Stiamo sicuramente nel centrodestra, anche se molto dipenderà da quello che accadrà di qui a poco a livello nazionale. La mia presenza, così come credo quella di Paolo Castelluccio e Nicola Benedetto nel centrodestra, però, mi sembra fuori discussione. Vogliamo creare con tutta la coalizione un’alternativa al centrosinistra in Regione”. Insomma, le grandi manovre sono appena iniziate e, pur con le certezze segnalate, in tanti ancora mostrano prudenza. Probabilmente perché si attende di capire cosa accadrà a livello nazionale, ma anche per studiare meglio la situazione lucana. Che, al momento, è ancora tutta da decifrare, anche se, visto quanto accaduto il 4 marzo, il Movimento 5 Stelle e il centrodestra intravedono un rovesciamento dei rapporti di forza che ingolosisce non poco.
Piero Miolla

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