Non ci sarebbe alcuna criticità
nell’acqua potabile che i cittadini utilizzano sia a Pisticci che a Marconia.
Sul sito del Comune di Pisticci sono stati infatti pubblicati i risultati delle
analisi autonome commissionate da Palazzo Giannantonio a un laboratorio privato
accreditato.
Scorrendo siffatti risultati, viene fuori che il livello dei
trialometani è al di sotto della soglia di legge per entrambi i prelievi. Più
nel dettaglio, nell’acqua il cui campione è stato prelevato dalla fontana
pubblica di piazza San Rocco, a Pisticci paese, il livello complessivo dei
trialometani è pari a 3,50, mentre in quella prelevata dalla fontana pubblica
di via Sicilia, a Marconia, si attesta su 9,40. Il limite di legge, va
ricordato, è di 30 e, dunque, stando ai risultati del laboratorio Sca di
Marconia, cui il Comune di Pisticci ha commissionato le analisi, in entrambe le
località il livello di questi solventi che vengono spesso utilizzati per la
dissoluzione o l’estrazione di sostanze organiche, sarebbe di gran lunga inferiore
a quello fissato dalla legge.
La notizia è dunque tranquillizzante per i
cittadini, anche se la coscienza crescente sul tema dell’inquinamento di acqua,
aria e ambiente tiene sempre tutti sul filo di lana. In buona sostanza, se è
vero che questi risultati sono al di sotto delle soglie di legge, è anche vero
che spesso la popolazione tende a non credere troppo alle rassicurazioni. Colpa
di una tendenza che, come è noto, nella nostra regione è sempre stata verso
l’accomodamento o la tranquillizzazione a prescindere, spesso poi smentite da
fatti successivi.
Naturalmente si tratta di una riflessione di carattere
generale, che non vuole mettere in dubbio la veridicità di questi
campionamenti, ma solo raccontare che il cittadino tende sempre, e giustamente,
a voler vederci chiaro. Le analisi furono commissionate per capire se anche il
territorio di Pisticci potesse essere coinvolto, e in che modo, dall’emergenza
acqua ai trialometani, che ha interessato alcuni centri del Metapontino.
Piero Miolla
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