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Una diga o una stazione? C’è
stato, per caso, un gemellaggio con Venezia? Sono solo alcune delle domande,
invero ironiche, con le quali sui social alcuni utenti e viaggiatori in
transito alla stazione di Ferrandina-Matera hanno commentato quanto accaduto negli
ultimi giorni, soprattutto nel piazzale della stazione: un vero e proprio lago,
come documentato dalle foto, che, qualche giorno fa ha interessato anche il
sottopassaggio. Colpa degli acquazzoni violentissimi che si sono abbattuti da
domenica in poi nella zona, certo. Ma soprattutto del mancato deflusso delle
acque dal piazzale, nonostante qualche anno fa furono effettuati lavori mirati
proprio per favorire il deflusso. E’ da tempo, ormai, che dalle nostre colonne
ci occupiamo del lago che, puntualmente, si forma nel piazzale della stazione.
Che, va ricordato, da poco tempo porta anche il nome di Matera, capitale
europea della cultura 2019.
“Si sta lavorando per un gemellaggio con Venezia –
si è chiesto un viaggiatore -? Per uscire dalla piccola e graziosa stazione di
Ferrandina e raggiungere un autobus che mai arriverà servirebbero le gondole. A
nuoto abbiamo raggiunto la sponda opposta inaugurando, così, un nuovo impianto subacqueo
nel materano”, ha commentato con ironia un utente sceso a Ferrandina. Qualche
ora prima lo stesso viaggiatore aveva raccontato dell’acqua finanche nella sala
d’attesa, praticamente invasa. “Abbiamo aiutato due inservienti a spingere
fuori l’acqua entrata nella sala d’attesa”. E, ancora: “Il treno proveniente da
Taranto è arrivato sul binario 2 e non potendo attraversare i binari siamo scesi
nel sottopassaggio, completamente allagato. Bagnati anche dal basso verso l’alto,
siamo riusciti a salire sul treno”.
E qui sarebbe iniziata un’altra odissea:
“Treno sporco, con bagni che sono dei veri cessi, e sedili sfondati: ogni
fermata sembra la morte del treno. Si spegne tutto, motore, luci”. Insomma, una
sorta di incubo. Tornando all’acqua, giovedì sera il fenomeno del “gemellaggio
con Venezia” si è ripetuto: sempre sui social, infatti, un’altra utente ha
postato alcune foto abbastanza eloquenti: l’acqua, infatti, arrivava a coprire
quasi la metà degli pneumatici.
E’ mai possibile che ci sia ancora tale
situazione? E’ tollerabile che la stazione ferroviaria della capitale della
cultura si presenti in questo modo a turisti e viaggiatori? Certo che no. E
allora, quando verrà finalmente risolto questo annoso problema? I sindaci di
Ferrandina e Matera facciano sentire la loro voce affinché, finalmente, tale
fenomeno si possa risolvere o, se non altro, limitare.
Un fenomeno, però, che
non riguarda solo questo scalo: anche quello di Pisticci, infatti,
sistematicamente si allaga in caso pioggia, anche se non al livello di
Ferrandina. Considerando che a Pisticci scalo il piazzale è pieno di grandi
buche, in questo caso l’acqua rimane in loco anche per vari giorni e
rappresenta, dunque, un pericolo pure per gli automobilisti. Che qualcuno
faccia qualcosa: è anche una questione di civiltà.
Piero Miolla
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