Merita una riflessione l’ultimo
rapporto di Bankitalia sulla situazione economica e sociale della Basilicata
nel 2017. Intanto, il quadro conferma la dipendenza dell’economia lucana dal
settore petrolifero e della industria dell’auto sia per volumi di fatturato che
per numeri di occupati, sia diretti che indotti. Questo per puntualizzare che
occorre portare avanti ipotesi di sviluppo che infittiscano un tessuto
produttivo meno dipendente da condizioni esterne e più legato all’intrapresa
dei lucani ed alle sue risorse”.
Lo ha dichiarato l’ex
parlamentare Cosimo Latronico, dirigente nazionale di Noi con l’Italia. “Alcuni
dati segnalano in modo più allarmante criticità che dovrebbero interpellare i
soggetti pubblici e privati che hanno a cuore prospettive di sviluppo effettivo
della nostra regione. Il 40% delle famiglie lucane è a rischio di esclusione o
di povertà. La disoccupazione giovanile passa dal 34,2% al 38,1%; il tasso di
occupazione delle donne è appena del 37,3%.
Negli ultimi 10 anni, 7mila giovani
laureati hanno scelto di trasferirsi fuori regione, sia al centro nord che in
Europa. Questo dato preoccupa più degli altri – ha proseguito Latronico - per
il suo impatto negativo senza capitale umano, peraltro formato, è difficile
immaginare politiche di sviluppo mancando la soggettualità da cui non si può
prescindere per progettare dinamiche espansive. L’auspicio è che il dibattito
pubblico alla vigilia della consultazione elettorale regionale e all’indomani
dell’insediamento del nuovo governo nazionale possa vertere su in confronto
realistico e di merito”.
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