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“Un’aula di Consiglio comunale
trasformata in una gogna mediatica nei confronti di un funzionario comunale, il
quale, essendo assente, non ha potuto difendersi”. A sostenerlo è stato l’ex
sindaco di Pisticci, Michele Leone, attuale consigliere comunale di minoranza, che,
a margine della seduta nella quale, tra le altre cose, è stato approvato il
piano di protezione civile, ha condannato taluni atteggiamenti.
Leone, oltre alle riserve di natura tecnica espresse
sul piano, ha sottolineato che è “stato consumato un atto gravissimo, in quanto
nel corso del Consiglio comunale sono stati fatti i nomi di funzionari e
dirigenti in negativo, per cui credo ci siano gli estremi per sporgere querela
da parte dei diretti interessati: personalmente farò una guerra infinita su
questo tema. Se fino ad ora ho utilizzato il fioretto, infatti, adesso
utilizzerò la scimitarra”, ha preannunciato l’ex sindaco. Il riferimento è a
quanto dichiarato dall’architetto Francesco Bove, consulente incaricato dal
Comune di Pisticci, il quale ha parlato di “mancanza di atti istruttori e di
atti endo-procedimentali” che avrebbero determinato il ritardo
nell’approvazione del piano, “che avrebbe dovuto essere approvato entro il 31
dicembre del 2016”.
La furia di
Leone, però, non è stata l’unica ad abbattersi sulla maggioranza grillina che
governa Pisticci. Anche Vito Di Trani ha usato parole
molto dure abbandonando l’aula per protesta. Dopo aver ricordato che i
consiglieri di minoranza hanno protocollato “il 27 settembre una richiesta di convocazione
urgente di Consiglio comunale aperto su Tecnoparco e Sogemont”, Di Trani ha
accusato la maggioranza di aver “tradito la comunità” e di non aver risposto
“entro 20 giorni come prevede il Tuel. Se un tema così delicato non viene
recepito in quest’aula e se non lo si vuole portare in discussione in questo
consesso, cosa ci stiamo a fare noi qui?” All’obiezione del presidente dell’assemblea,
Giampiero Andrulli, che ha ricordato come il tema Tecnoparco non fosse
all’ordine del giorno, Di Trani ha chiesto di poter continuare a parlarne e, di
fronte al diniego di Andrulli, l’ex sindaco ha dichiarato “tolgo il disturbo:
la gente adesso sa per chi ha votato”.
Critiche alla maggioranza sono arrivate anche dal
consigliere grillino Francesco Quinto, che si è astenuto nella votazione sul
bilancio consolidato per “alcuni aspetti poco chiari”.
Sul piano delle decisioni, o
Oltre al piano di protezione civile il Consiglio
comunale ha adottato all’unanimità la “Nuova Carta della Bambina”,
su proposta della sezione locale della Fidapa. “L’obiettivo – è stato spiegato
dal vice sindaco, Maria Grazia Ricchiuti – è quello di sensibilizzare
l’opinione pubblica a un’azione mirata di contrasto alla drammatica emergenza
della violenza di genere, per un’educazione delle giovani e dei giovani, scevra
da pregiudizi, spesso all’origine di episodi di violenza, per promuovere la parità
sostanziale tra i sessi e la valorizzazione delle differenze tra bambini e
bambine".
La massima assemblea comunale, inoltre, ha anche approvato il bilancio
consolidato, una variazione di bilancio del valore complessivo di un milione e 340mila
euro, il nuovo schema di convenzione del servizio di tesoreria ed ha rinnovato la
commissione comunale per la Tutela del Paesaggio.
Piero Miolla
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