E’ di attualità la notizia dell’annullamento
da parte del Tar Basilicata della delibera del Consiglio comunale di Pisticci
che aveva approvato la Tari 2017.
Sono uno dei tre ricorrenti e
posso garantire che abbiamo fatto di tutto per scongiurare questo epilogo. Per
quanto mi sia impegnato, l’Amministrazione non ha ritenuto opportuno ascoltare
le nostre ragioni.
Spero che questa vicenda faccia
capire a tutta la politica locale, che senza dialogo si va a sbattere!
Capisco l’imbarazzo
dell’Amministrazione nel commentare la sentenza, ma dichiarare che il Tar ha
accolto solo un punto del ricorso, dimostra immaturità.
Gli avvocati sanno bene che è a
discrezione del giudice, una volta individuate le questioni dirimenti rispetto
alla soluzione della controversia, dichiarare assorbite tutte le altre la cui
definizione è inutile o implicitamente accolta.
Alla luce della sentenza del Tar,
farebbe bene l’Amministrazione a rivedere anche la Tari del 2018 e a
ripristinare le esenzioni precedenti, evitando di colpire i più poveri ed in
particolare gli anziani che vivono solo con la pensione sociale.
A chi ritiene che in questi casi
non si debba ricorrere alla giustizia amministrativa, rispondo che in un paese
normale la politica è ascolto, confronto e rispetto delle opinioni di tutti. In
tal senso sono convinto che Pisticci non sia più un paese normale.
Un invito lo faccio a chi ci
accusa di essere in mala fede, a dispetto di una giustizia che ha sancito la
nostra onestà intellettuale accogliendo il ricorso.
In coerenza con la vostra
posizione, rinunciate al rimborso. L’intera comunità pisticcese ve ne sarà
grata”.
Rocco Caramuscio
Italia in Comune
Sezione Pisticci
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