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giovedì 2 agosto 2018

A Potenza primo congresso lucano dei Cad (Centri di ascolto del disagio).


Celebrare il grande successo dei centri d’ascolto in Basilicata. Con questi obiettivi si è svolto a Potenza il primo congresso regionale dei Cad (Centri di ascolto del disagio, presieduto da Gerardo Rosa Salsano, presidente nazionale e Luciano Buompensiere, presidente per la Basilicata. 
Dinanzi a una platea costituita dai presidenti dei sessanta circoli cittadini già attivati, il presidente regionale ha illustrato le finalità del Cad, libere associazioni di cittadini ispirati unicamente da sentimenti di solidarietà sociale e desiderosi di mettere a disposizione della collettività l’abnegazione e le loro competenze professionali al fine di prevenire o superare condizioni di disagio, sia esso di natura culturale, politica, religiosa, sociale od economica. 
“L’obiettivo – ha dichiarato Buompensiere - è colmare quel gap, fonte di disagio, tra ciò che si ha e ciò che si vorrebbe avere, tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere e tra ciò che si fa e ciò che si vorrebbe fare”. I circoli cittadini lavorano per creare un nuovo concetto di crescita alla base di un modello di sviluppo che metta al centro il miglioramento effettivo del benessere, considerando le persone come la ricchezza principale di un paese e mettendole nella condizione di evitare il rischio di scivolare in spirali negative che porterebbero ad una condizione di svantaggio corrosivo. 
“Occorre, in sintesi, riportare al centro della vita le persone e la comunità come fondamento della nostra società per garantire sufficientemente tutti coloro che vivono una condizione di disagio, cercando di costruire un progetto di vita dignitoso”. Buompensiere ha fatto anche il punto sull’organizzazione dei centri in regione e sui progetti a valenza regionale quali la costituzione di un gruppo di coordinamento delle varie associazioni territoriali in modo da rendere più capillare la propria rete, lo sviluppo di un centro di formazione per la protezione civile in ambito sanitario ed amministrativo ed un centro di coordinamento per la encefalomielite mialgica benigna. 
Il presidente nazionale Salsano ha, invece, fatto il punto nazionale sul perché di “un grande successo e sui principali progetti nazionali: il turismo religioso, il progetto di sostegno alla sanità pubblica con quella privata, il micro credito come opportunità per l’imprenditoria giovanile ed infine l’accordo con la fondazione Tonini per il finanziamento di idee imprenditoriali”. Nelle conclusioni, infine, il presidente distrettuale di Matera e provincia, Domenico Petraglia, ha affermato che la “Basilicata ha bisogno del Cad, in quanto bisognosa di vera politica, cioè politica sociale”.
Piero Miolla

sabato 11 novembre 2017

Scuola: l'associazione MaMa denuncia il disagio alla media Flacco di Marconia


PIERO MIOLLA
Non solo il dimensionamento scolastico: c’è anche il disagio che riguarda la scuola media Flacco di Marconia. E’ la posizione dell’associazione MaMa, formata da mamme del centro jonico che, nei giorni del dibattito sul dimensionamento scolastico che a Pisticci tiene banco, hanno voluto dire la loro. “Le scuole di Marconia sono già organizzate in due direzioni – recita una nota - e se sul territorio di Pisticci dovessero esserci due comprensivi tra i quali poter scegliere, si faciliterebbe la differenziazione dell’offerta formativa: le famiglie avrebbero la possibilità di scelta tra opzioni diverse. Ciò, a nostro parere, andrebbe a qualificare il sistema scolastico ed a orientare meglio le scelte delle famiglie. Non si tratta, pertanto, di accettare o rifiutare l’ipotesi della verticalizzazione, ma di lavorare di comune accordo perché essa possa realizzarsi in condizioni e con strumenti e strutture tali da garantire, cosi come vuole la norma, un effettivo miglioramento dell’offerta formativa che tenga conto tanto delle esigenze dei nostri figli e delle famiglie, quanto delle prospettive di sviluppo del sistema scolastico”. In ogni caso per le MaMa “è il Comune a dover dare indicazioni in merito ad una politica scolastica e su come intende gestire i due istituti”. Come anticipato, però, le mamme di Marconia sono preoccupate soprattutto per il presunto disagio che riguarderebbe la media Flacco. “Non possiamo nascondere – prosegue la nota - che altre sono le priorità, non di certo quelle relative al fatto che Marconia perderebbe la sede della presidenza. La nostra vera preoccupazione, da genitori ed educatori, è quella di intervenire laddove c’è più bisogno. Nel caso specifico, alle medie. È in questo luogo che crediamo vada messa in atto une vera e propria sfida educativa nei confronti dei nostri figli che, trovandosi in una fase densa di cambiamenti fisiologici e psicologici, e, di fatto, in una sorta di terra di mezzo, a nostro avviso, dopo la famiglia che è il primo presidio, devono riconoscere la scuola come guida e riferimento autorevole. Tutti sanno, nessuno conferma o smentisce, che la media è una polveriera pronta ad esplodere. Ed è per questo che, facendoci portavoce di molte famiglie, rivendichiamo con forza la presenza di un presidio fisso di presidenza nella sede di Marconia”.