Visualizzazione post con etichetta fabio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta fabio. Mostra tutti i post

mercoledì 20 giugno 2018

Caso Verri-Basilicata Radio Due: l'elogio del "Vaffa" dell'avv. Fabio Salomone


Non ricorderai mai tutte le persone a cui hai detto “ti amo”, ma sicuramente ricorderai tutte le persone che hai mandato af****lo. La potenza del “vaffa***” è enorme: in sé racchiude il tutto ed è definitivo. 
Non ho mai sentito un discorso cominciare con un bel “vaffa***”, ma assolutamente questa parola è l’ideale per chiuderlo. È una parola che ha una carica emotiva fortissima ed esprime una sensibilità enorme in chi la pronuncia: un vaffa*** è sintomo che la questione sottostante è talmente importante da surclassare educazione, ruoli, ed anche affetti. Con un vaffa*** si chiudono amicizie, affetti, matrimoni, rapporti di lavoro. È quindi una parola che non si pronuncia a cuor leggero. “Le parole sono importanti” faceva dire Nanni Moretti in Palombella Rossa a Michele Apicella. È verissimo, le parole hanno un peso specifico. Nel bene e nel male. E le parole fanno male. 
Denigrare ed insultare gratuitamente una persona, fa male. Denigrare ed insultare gratuitamente un’intera collettività, fa ancora più male. Perché è una offesa generica, non personificata. Quanto più è astratta, tanto più ferisce. Fa male a prescindere dall’appartenenza o meno ad un gruppo politico. Fa male perché anche tu vivi all’ombra dello stesso campanile e l’uso di una parola offensiva investe anche la mia e la tua persona, per il semplice fatto di appartenere ad una stessa comunità, che viene quindi offesa gravemente e gratuitamente. Il Sindaco Verri poteva quindi evitare di usare il “vaffa**”? 
Il sindaco Verri doveva davvero evitare di usare il “vaffa**”? No. Non poteva e non doveva. Non poteva perché non ha i freni dell’età e ha la fortuna di vivere i suoi giorni con l’entusiasmo della sua gioventù, con quel tipico coinvolgimento che ti prende fino all’ultima cellula, e che ti fa perdere la testa quando l’oggetto del tuo amore corre un qualsiasi pericolo. Non poteva perché aveva il dovere morale ed istituzionale di difendere la comunità che l’ha scelta. Non poteva perché quando l’interlocutore si arrocca nell’ottusa incapacità di comprendere i meccanismi della dialettica, non hai altra soluzione che rompere gli schemi. Non doveva perché con il suo “vaffa***” ha dimostrato di amare la sua terra. Non doveva perché ha dimostrato che questo amore prevarica anche il suo ruolo professionale ed istituzionale. Non doveva perché quel suo “vaffa***” è una dichiarazione d’amore incondizionato che, come tale, va solamente apprezzato, in tutta la sua essenza. 
Per questo, io ringrazio il sindaco Verri. Per la sua passione, per la sua giovanile irruenza e per il dimostrato amore per la nostra terra. Perché non c’è amore più grande di quello che si misura con un “vaffa***”
Avv. Fabio Salomone

venerdì 25 maggio 2018

Tennis: un pisticcese campione d'Italia



“Sin da bambino sognavo di giocare al Foro Italico: aver trionfato qui mi gratifica e dimostra che volontà, perseveranza e passione possono portare lontano”. Emozione, orgoglio e un pizzico di incredulità nelle parole di Fabio Albano, “racchetta” tesserata per il Ct Pisticci, che si è laureato campione d’Italia nel circuito Tpra (Tennis Program Ranking Amateur), nella categoria “Limit 45”. Albano ha dapprima trionfato nel circuito regionale degli amatori, e poi, volato a Roma, ha sbaragliato la concorrenza. 
“E’ stato un crescendo di emozioni e sensazioni positive. Soprattutto, è cresciuta in me, giorno dopo giorno, la voglia assoluta di scendere in campo e giocare. Dapprima il ritrovarmi a pochi metri da campioni come Federer e Nadal mi ha emozionato, anche perché il pubblico era numeroso e pure la location emozionante. Man mano che son riuscito ad avanzare, però, non ho avuto più alcuna sensazione limitativa: ripeto, avevo solo una voglia matta di giocare a tennis”. 
Albano, nel suo percorso vincente a Roma ha dapprima eliminato Marco Bastante, battendolo 9-1. Poi è stato il turno di Gianluca Manganiello, sconfitto 9-4, mentre in semifinale la vittima di turno è stata Renzo Piero Giuliani, battuto 9-1. Infine, il match decisivo, la finalissima, nella quale Albano si è superato asfaltando letteralmente il suo avversario, il barlettano Gianluca Rizzi, superato con un eloquente 9-0. 
“E’ stata la mia gara perfetta – ha spiegato Albano -, quella nel corso della quale ho giocato meglio, anche se, ad onor del vero, in tutto il torneo ho sbagliato pochissimi colpi. Sono davvero soddisfatto per questo traguardo e voglio ringraziare la mia famiglia, che mi è sempre stata vicina, la mia ragazza, il maestro Piero Lo Senno e Paoletto Laviola, con il quale spesso condivido gli allenamenti, ma anche il coordinatore provinciale del Tpra di Matera, Piero Leone. Ovviamente, tutto questo è stato reso possibile anche grazie al Circolo Tennis Pisticci, sui cui campi sono cresciuto, mi alleno e per il quale ho l’onore di essere tesserato”.
Piero Miolla

venerdì 20 aprile 2018

Il lupo alla lopa: ma quanto è davvero così cattivo? Se ne parla a Matera.


Conoscere meglio il lupo, illustrando le sue abitudini e l’interazione che ha con l'uomo. Sono gli obiettivi di un evento per la presentazione di un documentario per conoscere meglio il lupo italiano (Canis lupus italicus), in programma oggi a Matera, alle 18.30, presso gli ipogei del ristorante “La Lopa”, in via Buozzi 13. La manifestazione è organizzata dall’associazione “Wine Fashion Europe”, che scopre, valorizza e promuove il buon Made in Italy, in collaborazione con il gruppo di ricerca di ItalianWildWolf.
Tecnici faunistici specializzati, come Fabio Quinto e Gabriella Rizzardini, offriranno la loro esperienza diretta di ricerca e monitoraggio del lupo italiano per farlo
L’obbiettivo è quello di far conoscere il lupo italico, quello vero, per fugare ogni falsa credenza sul suo conto e di far conoscere i suoi pregi e i suoi difetti. L’evento è indirizzato ad appassionati e ricercatori, ma soprattutto alla gente comune che vuole conoscere il vero lupo selvatico.
Un’iniziativa, questa, di educazione ambientale, promossa dal progetto dell’O.R.H.P.F. (Osservatorio Regionale degli Habitat e delle Popolazioni Faunistiche) di stima e monitoraggio del Canis lupus italicus “Il lupo nel materano” realizzato dal Parco della Murgia Materana e dall’Ecosezione delle Murge e della Aree di Interesse Naturalistico – Movimento Azzurro.
A cornice del documentario è prevista anche una mostra di fotografie naturalistiche di Antonio Iannibelli, Fabio Quinto e Antonio Laselva che racconteranno con immagini inedite uno stralcio di vita del lupo ripreso nel suo ambiente naturale.