PIERO MIOLLA
Dovrebbero
essere pagati entro lunedì agli aventi diritto gli assegni relativi al primo
mese del reddito minimo d’inserimento. Lo ha comunicato Antonio Fiore, il
direttore di Lab (Lavoro apprendimento Basilicata), l’agenzia che gestisce la
misura di povertà ideata dalla Regione Basilicata, incaricata anche del
pagamento materiale degli emolumenti. Il problema è stato sollevato di recente
in quanto buona parte dei circa quattromila aventi diritto ha concluso il
secondo mese di attività ma, paradossalmente, nessuno di loro ha ancora
ricevuto un euro finanche della prima mensilità. Da qui le prese di posizione
anche politiche, con interrogazioni e segnalazioni volte a comprendere perché,
ad oggi, nessuno degli aventi diritto abbia ancora percepito nulla pur avendo
prestato attività per il secondo mese. “Abbiamo lavorato anche di notte – ha
dichiarato Fiore – per cercare di completare tutto il procedimento relativo
all’emissione dei mandati nel minor tempo possibile e non consento a nessuno di
entrare nel merito di negatività che non esistono. Ho partecipato anche io,
personalmente, al procedimento che, è bene ricordarlo, ha riguardato
singolarmente tutti e quattromila gli aventi diritto”. Alcuni lavoratori hanno concluso il secondo mese di attività, ma
dichiarano di non aver ricevuto nulla. “C’è stato un inconveniente di tipo
informatico perché i dati che i Comuni ci hanno fornito sono stati elaborati
attraverso un sistema informatizzato. Purtroppo, spesso questi dati ci sono
giunti con ritardo non per colpa dei Comuni, ma di una procedura che è
praticamente al debutto e andava implementata. Noi, ricevuti i dati comunali,
li abbiamo immessi in questo software che poi abbiamo ritrasferito all’istituto
di credito incaricato di emettere i mandati. In questo tipo di procedura a
volte basta anche un piccolo errore nominativo per impedire al programma di
partire: pensi che abbiamo avuto una sessantina di situazioni di questo tipo e
la procedura è stata particolarmente complessa. In ogni caso, martedì mattina l’abbiamo
terminata e, da mie interlocuzioni con la banca, posso presumere che tra
venerdì e lunedì al massimo, gli assegni saranno pronti, consegnati alla
società che li emette, la quale a sua volta ce li consegnerà e potremo pagare”.
Insomma, si è trattato di un problema di
natura informatica: questo il motivo della mancata consegna, fino ad ora, degli
assegni agli aventi diritto. Par di capire che, terminata la procedura
informatica e creata la banca dati dei nominativi, nei mesi a venire il
pagamento sarà essere più lineare? “Riteniamo proprio di sì, anche perché
per i tirocini abbiamo pagato normalmente e non vedo perché in questo caso non
avremmo dovuto farlo. Posso dire che la banca è già pronta per fine mese, cioè
per il prossimo assegno, ma ciò non vuol dire che i soldi verranno percepiti in
quel periodo: credo che comunque il pagamento non avverrà prima del 5 di ogni
mese e ribadisco che non c’è ritardo, ma solo un fatto strutturale e
organizzativo, come ho cercato di spiegare anche alle numerose persone che
abbiamo ricevuto”. Infine, Fiore ha avuto parole di comprensione per chi
aspetta l’assegno: “Capisco benissimo la situazione dei lavoratori, ma confermo
che i mandati sono in pagamento”.
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