venerdì 10 novembre 2017

Rifiuti: in Basilicata attivo un solo inceneritore


Nella nostra regione, nel 2016, è stato incenerito solo l’1 per cento dei rifiuti urbani a livello nazionale per una quantità totale di 55.995 tonnellate. Di questi, 30.015 sono rifiuti urbani (dei quali 10.829 bio-essiccato), 22.926 pericolosi e 3.053 non pericolosi. Il dato emerge dal Rapporto Ispra 2017 sui rifiuti urbani e conferma che, in Basilicata, è attivo un solo impianto di questo tipo, quello de La Fenice, a Melfi. Se la nostra regione è in coda in questo ambito, dall’altro lato c’è la Lombardia, dove nel 2016 è stato bruciato il 34 per cento del totale dei rifiuti urbani inceneriti a livello nazionale, seguita dall’Emilia Romagna (18), dalla Campania (13) e, ancora, da Piemonte (8), Lazio (7), Toscana (5), Veneto (4), Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise (2). Stessa percentuale della Basilicata hanno, invece, Puglia e Calabria. I rifiuti urbani inceneriti in Italia, comprensivi della frazione secca e del Css ottenuti dal trattamento meccanico dei rifiuti urbani stessi, nel 2016, sono stati 5,4 milioni di tonnellate, circa 178mila tonnellate in meno rispetto all’anno 2015 (-3,2 per cento). Il 69 per cento di questi è stato trattato al Nord, il 12 al Centro ed il 19 al Sud.  Dei 5,4 milioni di tonnellate di rifiuti avviati ad incenerimento, oltre la metà è costituita da rifiuti urbani tal quali, mentre la restante quota è rappresentata soprattutto da rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani. Più in generale, se in Basilicata l’impianto è unico, sul territorio nazionale, invece, risultano operativi 41 impianti di incenerimento che trattano rifiuti urbani inclusa la frazione secca (Fs), il combustibile solido secondario (Css) e il bio-essiccato derivanti dal trattamento meccanico biologico dei rifiuti urbani stessi. Il parco impiantistico non è uniformemente distribuito sul territorio nazionale, infatti il 63 per cento delle infrastrutture è localizzato nelle regioni settentrionali (26 impianti) e, in particolare, in Lombardia e in Emilia Romagna con, rispettivamente, 13 ed 8 impianti operativi. Nel Centro e nel Sud, gli impianti di incenerimento operativi sono rispettivamente 8 e 7. L’impianto di Melfi, nel 2016, a fronte delle 55.995 tonnellate di rifiuti inceneriti, ha prodotto, sempre secondo l’Ispra, 17.558 tonnellate di rifiuti, dei quali 15.117 tra ceneri pesanti, ceneri leggere e scorie pericolose, 3 da processi di abbattimento fumi e 2.438 di materiali ferrosi estratti da ceneri e scorie di incenerimento. (p.miol.) 

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