“No alla separazione della scuola dell’obbligo di
Craco dall’istituto padre Pio da Pietrelcina di Pisticci”. E’ questo l’oggetto
dell’assemblea cittadina convocata per domani alle 11 dal sindaco di Craco,
Giuseppe Lacicerchia, nella sala consiliare del municipio crachese, a
Peschiera. “Ho voluto organizzare questa assemblea pubblica per ribadire il
nostro diniego e disaccordo all’’ipotesi di un trasferimento che non ci piace,
perché contrario a ogni logica”, ha spiegato il primo cittadino del cosiddetto
paese fantasma. “Ho invitato a partecipare anche la dirigente scolastica del
comprensivo di Pisticci, Cristalla Mezzapesa, insieme a cittadini, genitori e
insegnanti perché dobbiamo gridare forte il nostro disappunto per quanto sta
avvenendo”, ha concluso Laicerchia. Sul tema del dimensionamento scolastico, va
ricordato, in questi giorni si gioca una partita molto importante per l’assetto
scolastico di numerosi centri della provincia di Matera, Pisticci e Craco
compresi. Proprio questi due centri, il più grande e, probabilmente, il più
piccolo, rischiano di uscire penalizzati da quella che qualcuno ha giustamente
definito come una vera e propria partita a Risiko sulla pelle degli studenti,
che una certa politica sta tentando di giocare per assecondare mire “geoscolastiche”
di taluni sindaci. Da questa partita, Craco risulterebbe accorpato a Montalbano
Jonico, comune che avrebbe comunque i numeri (almeno 600 alunni) per mantenere
l’autonomia del proprio plesso anche senza questa annessione, mentre Pisticci,
perdendo Craco, sarebbe costretta ad “acquistare” il plesso di via Monreale a
Marconia, attualmente accorpato alla Flacco del centro jonico. Una soluzione
che non piace ai genitori di Marconia, che, non a caso, hanno annunciato la
propria presenza copiosa a Craco.
Piero Miolla

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