No a soluzioni sovversive, perché
bisogna dare la priorità a chi ha vinto le elezioni passando comunque dal buon
senso e dalla ragione. Si all’esclusione dei veti e degli accordi che
andrebbero a contraddire il responso delle urne. E’ questa, in sintesi, la
posizione dei deputati lucani del centrodestra in merito alle infinite
trattative romane per far quadrare il cerchio all’indomani del 4 marzo. Tanto
il senatore della Lega, Pasquale Pepe, quanto l’onorevole di Forza Italia,
Michele Casino, hanno infatti sottolineato che, solo attraverso i citati
passaggi, si potrà risolvere la situazione senza intaccare la volontà popolare.
“Visto che con questa legge elettorale nessuno ha i numeri per governare – ha
dichiarato l’azzurro Casino - dovrebbero prevalere il buon senso e la ragione.
Premesso che nessuno può porre veti di alcun genere, io credo che forse sarebbe
il caso di condividere una serie di punti, tra cui la riforma elettorale, e
poi, dopo aver portato a termine le riforme contenute in quei punti, tornare
nuovamente alle urne. Penso che il Paese abbia assoluto bisogno di un
esecutivo, perché in queste condizioni non si va da nessuna parte”. Ma non è
tutto, perché l’ex assessore del Comune di Matera, ha aggiunto: “Trovo
assolutamente inaccettabili le posizioni del Movimento 5 Stelle, anche perché
Silvio Berlusconi non ha mai chiesto di fare il presidente del Consiglio e
neanche il ministro. Pertanto, quando il M5S dice che non farà mai un governo
con Forza Italia, di fatto, pone veti anche a chi, come il sottoscritto, ha
ottenuto circa quarantamila voti. Questo lo trovo inaccettabile: è una forma
che fa trasparire scarsa democrazia”. Casino ha poi concluso sottolineando:
“Sono e sarò sempre per la ragione e il dialogo, ma senza veti. La democrazia,
infatti, deve essere garantita a tutti”.
Da par suo Pepe, in merito all’ipotesi
paventata proprio dall’ex cavaliere, quella di andare in Parlamento come
centrodestra (senza i grillini) a cercare i voti mancanti, ha ricordato. “La
via maestra è quella di fare un governo con chi ha vinto, cioè centrodestra e
M5S: l’hanno indicata gli elettori. Ovviamente, qualora dovesse continuare
questa assurda fase di stallo, la via da percorrere potrebbe diventare quella
tracciata da Berlusconi. Su questo, Salvini è stato chiaro. Ma si tratta di
un’ipotesi da ultima spiaggia”. Su un accordo Pd-M5S, il sindaco di Tolve è
stato chiarissimo: “Sarebbe una soluzione sovversiva, un gioco di Palazzo in
merito al quale gli italiani si sono espressi chiaramente il 4 marzo,
altrimenti non avremmo vinto noi e i grillini: dal punto di vista elettorale
sarebbe una soluzione innaturale”. Altrimenti, non resta che tornare a votare.
“Effettivamente questa è la terza strada da percorrere qualora non si riesca a
dare un senso a questa attesa. Non bisogna, però, giocare con gli italiani: se
si torna alle urne con la stessa legge, infatti, lo schema e le difficoltà
saranno le stesse”.
Piero Miolla
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