sabato 28 aprile 2018

Politica, Casino (Fi) e Pepe (Lega): no a soluzioni sovversive per il nuovo Governo.



No a soluzioni sovversive, perché bisogna dare la priorità a chi ha vinto le elezioni passando comunque dal buon senso e dalla ragione. Si all’esclusione dei veti e degli accordi che andrebbero a contraddire il responso delle urne. E’ questa, in sintesi, la posizione dei deputati lucani del centrodestra in merito alle infinite trattative romane per far quadrare il cerchio all’indomani del 4 marzo. Tanto il senatore della Lega, Pasquale Pepe, quanto l’onorevole di Forza Italia, Michele Casino, hanno infatti sottolineato che, solo attraverso i citati passaggi, si potrà risolvere la situazione senza intaccare la volontà popolare. 
“Visto che con questa legge elettorale nessuno ha i numeri per governare – ha dichiarato l’azzurro Casino - dovrebbero prevalere il buon senso e la ragione. Premesso che nessuno può porre veti di alcun genere, io credo che forse sarebbe il caso di condividere una serie di punti, tra cui la riforma elettorale, e poi, dopo aver portato a termine le riforme contenute in quei punti, tornare nuovamente alle urne. Penso che il Paese abbia assoluto bisogno di un esecutivo, perché in queste condizioni non si va da nessuna parte”. Ma non è tutto, perché l’ex assessore del Comune di Matera, ha aggiunto: “Trovo assolutamente inaccettabili le posizioni del Movimento 5 Stelle, anche perché Silvio Berlusconi non ha mai chiesto di fare il presidente del Consiglio e neanche il ministro. Pertanto, quando il M5S dice che non farà mai un governo con Forza Italia, di fatto, pone veti anche a chi, come il sottoscritto, ha ottenuto circa quarantamila voti. Questo lo trovo inaccettabile: è una forma che fa trasparire scarsa democrazia”. Casino ha poi concluso sottolineando: “Sono e sarò sempre per la ragione e il dialogo, ma senza veti. La democrazia, infatti, deve essere garantita a tutti”. 
Da par suo Pepe, in merito all’ipotesi paventata proprio dall’ex cavaliere, quella di andare in Parlamento come centrodestra (senza i grillini) a cercare i voti mancanti, ha ricordato. “La via maestra è quella di fare un governo con chi ha vinto, cioè centrodestra e M5S: l’hanno indicata gli elettori. Ovviamente, qualora dovesse continuare questa assurda fase di stallo, la via da percorrere potrebbe diventare quella tracciata da Berlusconi. Su questo, Salvini è stato chiaro. Ma si tratta di un’ipotesi da ultima spiaggia”. Su un accordo Pd-M5S, il sindaco di Tolve è stato chiarissimo: “Sarebbe una soluzione sovversiva, un gioco di Palazzo in merito al quale gli italiani si sono espressi chiaramente il 4 marzo, altrimenti non avremmo vinto noi e i grillini: dal punto di vista elettorale sarebbe una soluzione innaturale”. Altrimenti, non resta che tornare a votare. “Effettivamente questa è la terza strada da percorrere qualora non si riesca a dare un senso a questa attesa. Non bisogna, però, giocare con gli italiani: se si torna alle urne con la stessa legge, infatti, lo schema e le difficoltà saranno le stesse”. 
Piero Miolla

Nessun commento:

Posta un commento