Il manager del lido Sabbia d'Oro, Giuseppe Ferrara |
“Sono assolutamente d’accordo con
quanto proposto dall’onorevole Cosimo Latronico: creare un sistema di controlli
sistematici e, perché no, anche un sito web sul quale pubblicare
quotidianamente i risultati del monitoraggio, aiuterebbe non solo noi operatori,
ma anche i turisti e i cittadini”. A parlare è Giuseppe Ferrara, manager del
lido “Sabbia d’Oro” di Scanzano Jonico, nonché membro di Confindustria Giovani
Basilicata. Ferrara plaude alla proposta pervenuta dal dirigente nazionale di
“Noi con l’Italia”, soprattutto perché la ritiene utile ad evitare inutili
allarmismi e le conseguenze negative per il litorale jonico lucano. Il caso
Itrec-Enea di Rotondella, infatti, con i provvedimenti adottati dalla Procura
di Potenza e, prima ancora, con le inchieste finanche giornalistiche condotte
pure a livello nazionale, potrebbero avere effetti negativi per il settore
balneare in regione. Un settore che, come ha ricordato Ferrara, “è in crescita
costante e non vuole fermarsi proprio ora: per questo credo che la Regione
Basilicata, insieme a tutti i sindaci della costa e a noi imprenditori del
settore, possa concretamente dare corso alla proposta citata, anche al fine di
tranquillizzare tutti. Avere un riferimento e un aggiornamento su balneabilità,
che, lo voglio ricordare, non è mai stata messa in discussione, e sulla
salubrità dell’acqua dello Jonio, nel tratto che va da Metaponto a Nova Siri,
sarebbe anche una bella pagina di trasparenza e, a conti fatti, un’ottima
cartolina pubblicitaria. Di fatto – ha concluso Ferrara – sono poche le
località italiane con siffatta caratteristica e, lo ribadisco, poterla ottenere
rappresenterebbe per noi decisamente un’arma in più. Aggiungo che, dopo la
positiva notizia della direttiva Bolkestein che non va applicata ai lidi, tutto
questo rappresenterebbe un inizio di stagione davvero con una marcia in più”.
Insomma, ci vorrebbe poco per trasformare una situazione di presunto allarme,
in una di grande trasparenza e chiarezza. Unita, peraltro, al sospiro di
sollievo rappresentato dai chiarimenti forniti da Bolkestein, anche se su tale
fronte è opportuno ricordare che, adesso, il nuovo esecutivo nazionale dovrà
intervenire per evitare che, dal 1° gennaio 2021, gli stabilimenti balneari
italiani vadano all’asta. Sarebbe una sorta di iattura per un settore che,
specie in Basilicata, sta cercando di costruire anno dopo anno una sua immagine
non solo di bellezza legata alla natura, ma anche di managerialità.
LA PROPOSTA DELL'ON. COSIMO LATRONICO:
“Si faccia chiarezza su salubrità e balneabilità
del mar Jonio, da Metaponto a Nova Siri, per certificare lo stato effettivo di
salute delle acque. Chiederò al presidente Marcello Pittella di autorizzare da
subito tale iniziativa ed ai sindaci ed agli operatori di sostenerla”. Questa
la proposta dell’on. Cosimo Latronico, per il quale
“avere una certificazione ambientale delle acque di balneazione che sia
in grado di replicare alla campagna di stampa nazionale, che accusa di degrado
ambientale il mar Jonio: un modo concreto ed efficace per replicare all’allarme
ed alla preoccupazione, che ha superato i confini nazionali. Una certificazione
che sia accessibile attraverso campionamenti giornalieri che rassicurino la
popolazione ed i turisti: ricordo che il settore ha ventimila posti letto ed un
milione di presenze. Non mi pare poco. di questi ultimi mesi sul paventato
degrado ambientale del mare ionio, con ricadute negative immaginabili”.
Piero Miolla
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