Ballano centoventimila euro
perché non sarebbe stata applicata alla Teknoservice la penale per il mancato
raggiungimento della percentuale del 65 per cento della differenziata. E’
l’oggetto di un’interrogazione consiliare al sindaco di Pisticci, Viviana Verri
e al presidente del locale Consiglio comunale, Giampiero Andrulli, protocollata
dal consigliere di minoranza, Tommaso Gioia, eletto nelle liste del Partito
Democratico.
La penale cui ha fatto riferimento Gioia, che, in realtà non è
stato il primo a sollevare la questione (prima di lui era stato il
pentastellato Francesco Gioia a chiedere spiegazioni alla sua maggioranza), è
quella prevista dall’articolo 4 del contratto stipulato tra Palazzo
Giannantonio e la Teknoservice. In base ad esso, calcolando ventimila euro per
ogni punto percentuale mancante al raggiungimento dell’obiettivo del 65 per
cento di raccolta differenziata e considerando che, come è emerso nel corso del
Consiglio comunale del 21 febbraio, nel quale si discusse il piano finanziario
della Tari, la percentuale di differenziata a Pisticci e nel suo territorio
avrebbe raggiunto “solo” il 59 per cento, la penale da applicare a Teknoservice
sarebbe stata, appunto, di centoventimila euro.
Gioia, nell’interrogazione ha
anche fatto riferimento a quanto si verificò nel Consiglio comunale citato,
quando il “consigliere di maggioranza, Francesco Quinto, denunciò al sindaco e
ai consiglieri la mancata applicazione della penale, formulando espressa
richiesta agli uffici competenti (Ufficio Tributi ed Ambiente, ndr), di
relazionare sulla sua applicabilità. Considerato che ad oggi “suddetta penale
non è stata applicata e che, invece, la sua applicazione avrebbe giovato a
tutta la cittadinanza in quanto avrebbe ridotto il piano tariffario di
centoventimila euro”, e tenuto conto dell’ultimo “disservizio verificatosi l’11
maggio, quando la Teknoservice ha deciso di applicare alla quasi totalità dei
bidoni di indifferenziata nel Comune di Pisticci il bollino materiale non
conforme”, Gioia, ha interrogato il primo cittadino affinché renda “edotti i
cittadini e i consiglieri comunali sulle motivazioni che hanno indotto
l’Amministrazione comunale a non applicare la penale, e se vi sia una
correlazione tra il disservizio verificatosi l’11 maggio e l’applicazione o non
applicazione della penale” citata. Un tema, quello della raccolta e dello
smaltimento dei rifiuti, che, a Pisticci e dintorni, rimane caldissimo.
Piero Miolla
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