venerdì 8 giugno 2018

Calcio: il Pomarico "vede" l'Eccellenza.



Più Eccellenza che Promozione per il Pomarico del presidente Raffaele Calabrese che presenterà la domanda di ripescaggio. Dopo aver sfiorato il ritorno nella massima categoria lucana sul campo, i biancazzurri adesso ci riprovano d’ufficio: nella prima riunione operativa della nuova stagione la dirigenza pomaricana ha infatti deciso ufficialmente di candidarsi al ripescaggio in Eccellenza. 
Nel momento in cui la domanda verrà depositata (non appena la Figc lucana avrà ufficializzato i termini), il Pomarico potrebbe essere in prima fila, visto che il Candida Melfi, di sicuro in pole position in un’ipotetica griglia delle eliminate ai playoff, potrebbe desistere: la dirigenza gialloverde, infatti, si è dimessa e tutto questo potrebbe anche far presagire un disimpegno del Candida Melfi o, comunque, la non presentazione della domanda di ripescaggio. 
“Se a tutto questo – ha spiegato Calabrese – uniamo il fatto che le voci relative ad almeno tre squadre sembrerebbero attestare alcune difficoltà nell’iscrizione al prossimo campionato di Eccellenza e l’ipotetica fusione tra Fides Scalera e il Vitalba, a quel punto per davvero si aprirebbero per noi le porte del ritorno nel massimo campionato regionale. Inutile nasconderlo, c’è molta fiducia in tutta la dirigenza”, ha confermato Calabrese. Che ha comunque confermato come il Pomarico l’anno prossimo farà un campionato di vertice: “Se rimarremo in Promozione certamente si punterà a tornare in Eccellenza dalla porta principale. Se, invece, saremo ripescati, ci attrezzeremo per salvarci senza patemi d’animo”. 
In mezzo a tutto questo, però, ci sarà anche il problema di dove giocare le gare interne. “Dovrebbe partire a giorni il bando per i lavori di ammodernamento dello stadio della Manferrara – ha ricordato Calabrese – e, dunque, noi dovremo sicuramente disputare una parte della stagione lontano da Pomarico. Dove? Montescaglioso è una delle mete privilegiate, ma bisognerà verificare tutti i presupposti e la disponibilità di quell’impianto”.
Piero Miolla

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