venerdì 8 giugno 2018

Regione Basilicata: l'Usb chiede di rimuovere i dirigenti esterni in carica.


Sono solo sei i dirigenti esterni “puri” in forza alla regione Basilicata, cui se ne aggiungono cinque provenienti da altra pubblica amministrazione in virtù di un comando. Inoltre, la pronuncia del Consiglio di Stato sul tema, relativa a un ricorso della Regione Sardegna, non può essere applicata alla nostra Regione. E’ questa, in estrema sintesi, la posizione di via Anzio in replica alla presa di posizione dell’Usb, che, attraverso una nota a firma di Paolo Baffari e Francesco Castelgrande, aveva parlato di nomine di dirigenti esterni illegittime, chiedendo a via Anzio di rimuovere sia quelli in carica che coloro che hanno superato concorsi o selezioni. La richiesta dell’Usb traeva fondamento proprio dalla sentenza del Consiglio di Stato che, hanno sottolineato dalla Regione Basilicata, essendo stata emessa in riferimento a un ricorso della Regione Sardegna per violazione dell’applicazione di una norma regionale della stessa isola, non può essere messa in relazione alla nostra. Farlo, quindi, è secondo via Anzio cosa ardita. In buona sostanza, hanno ragionato in Regione Basilicata, c’è una legge sarda secondo la quale determinati posti non possono essere attribuiti a dirigenti esterni: siccome la Regione Sardegna, invece, li ha nominati quelle nomine sono nulle. La Regione Basilicata, dunque, non sarebbe assolutamente toccata e interessata dalla pronuncia del Consiglio di Stato, anche perché, come è noto, non è che la Sardegna possa vantare una sorta di giurisdizione legislativa o normativa sulla nostra regione. Insomma, a sentire gli uffici regionali si tratterebbe di due cose poste su livelli totalmente diversi o, meglio: sarebbero due pianeti completamente diversi. Morale della favola? Quella sentenza, sempre secondo fonti vicine a via Anzio, si applica solo alla regione Sardegna e in riferimento a una norma dello statuto speciale sardo che attribuisce una competenza esclusiva alla Regione in materia di ordinamento degli uffici. Ciò posto, la Sardegna ha approvato una norma con la quale ha previsto che, per taluni posti, si sarebbe dovuto far fronte con i dirigenti del sistema Regione: da qui, dunque, l’impossibilità di nominare un dirigente esterno. La legislazione regionale lucana sul tema, hanno altresì aggiunto da via Anzio, prevede dei numeri entro i quali ci si muove. Se, invece, ci fosse stata una norma ad hoc con la previsione di una limitazione numerica nel ricorso ai dirigenti esterni, è sempre il ragionamento di via Anzio, in quel caso probabilmente la sentenza avrebbe potuto essere applicata anche nella nostra regione. Casistiche diverse, dunque: questa la posizione di fonti vicine alla Regione Basilicata in risposta alle richieste e alle obiezioni dell’Usb. Di sicuro la questione è probabilmente destinata a far registrare ulteriori sviluppi, almeno dialettici, tenuto conto che il tema è comunque sentito. In una fase di grande attenzione verso le spese degli enti e di difficoltà della Regione (bilancio docet), di sicuro della questione sollevata da Usb se ne tornerà a parlare.

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