venerdì 27 luglio 2018

“Talitakum! Rialzati”, il progetto di Ligustrum Leic finanziato dalla fondazione Carical in svolgimento nel carcere minorile di Potenza.



L’Associazione Culturale “Ligustrum Leuc” nasce a Pisticci, un paesino di collina nella provincia di Matera, il 13 maggio 2014 dal desiderio e dalla passione di alcuni giovani professionisti per l’educazione di bambini e ragazzi. Di stampo prettamente cattolico–cristiano l’associazione ha come obbiettivo principale quello di seguire gli orientamenti pastorali dell’Episcopato Italiano per il 2010-2020 con la consapevolezza che agire in tale direzione significa portare ogni bambino/ragazzo a scoprire la pienezza della propria umanità invitandolo a tirar fuori il tesoro nascosto che ha in se e in questo modo lavorare per far nascere una nuova cultura e una nuova civiltà.

Già il Papa Emerito Benedetto XVI nella lettera alla Diocesi di Roma il 21 gennaio 2008 scriveva riguardo all’emergenza educativa: “Aumenta oggi la domanda di un'educazione che sia davvero tale. La chiedono i genitori, preoccupati e spesso angosciati per il futuro dei propri figli; la chiedono tanti insegnanti, che vivono la triste esperienza del degrado delle loro scuole; la chiede la società nel suo complesso, che vede messe in dubbio le basi stesse della convivenza; la chiedono nel loro intimo gli stessi ragazzi e giovani, che non vogliono essere lasciati soli di fronte alle sfide della vita”

L’associazione si muove in diversi campi e ha diversi progetti: fra i primi obiettivi vi è il progetto “Zaccaria” che segue con l’aiuto di professionisti i bambini con DSA (disturbi specifici d’apprendimento) e BES (bisogni educativi speciali). Numerosi i progetti dedicati in questi anni all’aiuto e al sostegno di ragazzi e famiglie con situazioni di precarietà e in particolare quest’anno l’avvio del progetto TALITAKUM RIALZATI! Dedicato ai ragazzi detenuti del Carcere Minorile di Potenza che si svolgerà grazie al sostegno della FONDAZIONE CARICAL la quale ha come propria missione, quella di operare, senza scopo di lucro, per obiettivi di interesse generale e di utilità pubblica in vari settori, dall'arte alla cultura, dall'educazione alla ricerca scientifica, dalla sanità al sostegno alle categorie sociali più deboli.

Con il progetto TALITAKUM – RIALZATI! l’Associazione “Ligustrum Leuc” porterà per la prima volta in Italia la psicomotricità in un istituto di pena minorile.

La psicomotricità è una disciplina che si interessa della persona attraverso la valorizzazione del corpo considerato come base dello sviluppo dell'identità, espressione della vita emotiva, fondamento dei processi cognitivi e organizzatore della motricità in termini funzionale e relazionali. In tal senso considera la persona nella sua 'globalità psico-corporea', strutturale e funzionale il cui vissuto complessivo sta alla base della vita. Una disciplina che riguarda tutti, ed è relativa alla comprensione dell'uomo, indipendentemente dai problemi, nel suo rapporto vissuto, agito e rappresentato con: lo spazio e gli oggetti e sé stesso e gli altri. La psicomotricità italiana ha vissuto in questi cinquant''anni una graduale trasformazione all'interno dell'ambito sociale, proponendosi non solo come dimensione riabilitativa, ma anche come esperienza ad approccio psicoterapico e di tipo preventivo-educativo originale, dove i soggetti possano esprimersi e vivere la dimensione ludica, potenziando le proprie abilità motorie, sociali, comunicative. Tutto ciò in questi anni è stato prerogativa delle scuole e dei centri riabilitativi e socio – educativi, la nostra equipe invece, dopo alcuni mesi di studio e di valutazione ha voluto intraprendere questa nuova strada supportati da professionisti del settore quali la dott.sa Marilena Savoia e il dott. Dino Di Leo e Filomena Spina operatrice socio - sanitaria.


Sicuramente da questa esperienza non solo i ragazzi detenuti ma anche noi ne usciremo profondamente arricchiti. Visitare un carcere permette di conoscere e toccare con mano la sofferenza, talvolta intollerabile,- dei detenuti e il travaglio dei parenti spesso lontani migliaia di chilometri. La chiusura della prigione, la lontananza dai propri cari, la forzata restrittività, producono un grande disagio. Ci sono persone che versano in una condizione di "espulsione" dal tessuto sociale, dal contesto familiare e, soprattutto sono privi di una reale prospettiva di riabilitazione e di reintegrazione. Sono giovani e giovanissimi che si trovano addosso un marchio di delinquente che è difficile cancellare un po' come quei tatuaggi che per noia o abitudine molti di loro si sono fatti praticare sulla pelle.

Visitare i carcerati è l’azione di misericordia più disattesa. Di più, va anche detto che, se è vero che i delitti creano i carcerati, spesso i nostri pregiudizi creano forme di carcere, ghettizzano e rendono chi esce dal carcere come un lebbroso che preferiamo tenere lontano da noi. Andare in carcere, intraprendere una relazione con un detenuto, occhi negli occhi, mano nella mano, ascoltarlo, soprattutto ascoltarlo e dargli una carezza non è solo fare un’azione di misericordia, ma per chi lo fa significa imparare ad amare.

Il progetto “Talitakum- Rialzati!” inoltre, parteciperà al Concorso “Profetic Economy” il quale coinvolge le associazioni e gli enti che si occupano di sociale e salvaguardia ambientale e che si svolgerà a Roma dal 2 novembre 2018 al 4 novembre 2018 presso Castel Gandolfo.
All’origine del Concorso c’è una rete internazionale composta da sei organizzazioni: ATD Quart Monde, Associazione Papa Giovanni XXIII, Nomadelfia, Global Catholic Climate Movement, Slotmob, Mondo Comunità e Famiglia e Ragazzi per l’Unità e il Movimento dei Focolari con le sue iniziative Economia di Comunione, Teens for Unity e SlotMob. La nostra Associazione ritiene di poter dare il proprio piccolo contributo avendo unito al percorso psicomotorio l’educazione ambientale facendo utilizzare ai ragazzi detenuti materiali riciclati. Un ringraziamento speciale va alla direttrice, agli educatori, alla Fondazione Carical e a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto che speriamo di poter portare in altri Istituti di Pena Minorile.


Tiziana Silletti

Responsabile Associazione “Ligustrum Leuc”

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