sabato 4 agosto 2018

Elezioni regionali: il punto sul centrodestra.

 
Il centrodestra, in vista delle regionali, va di corsa. O, meglio, vorrebbe accelerare, ma forse il cerchio non si può chiudere se prima non arriva l’input dai livelli nazionali. Sono giorni caldi anche per la politica lucana, che vive una situazione di grande incertezza soprattutto sul fronte del centrosinistra. Su quello opposto, invece, così come sul fronte grillino probabilmente ci sono maggiori certezze, ma fino a un certo punto. Prendiamo il centrodestra. 
Se, il portavoce regionale di Fdi, Gianni Rosa, ha ancora una volta invitato i potenziali alleati a darsi una mossa per offrire quanto prima ai lucani un quadro chiaro, sia in termini di candidature che di definizione della coalizione e di programmi, confermando la volontà (in realtà, è una necessità) di dare corso a una ventata di novità, c’è però qualcuno che frena. Per Rosa va bene ampliare il tavolo di area, come del resto è già avvenuto nelle prime riunioni, ma non ci si può limitare solo a questo: candidature e programmi vanno definiti con ampio anticipo per evitare che ci si riduca agli ultimi trenta giorni di campagna elettorale. La posizione di Rosa, quindi, è chiara ed anche nota da tempo: la vera novità delle ultime ore è questa esortazione ad accelerare, anche per dimostrare agli elettori che le novità il centrodestra non le riserverà solo nelle candidature, ma anche nei modi di fare. Tagliare con il passato, dunque, e con un certo modo di fare politica. Abbattere le vecchie manovre di palazzo, quelle che per partorire un’idea, un programma e una linea impiegavano giorni, se non settimane. Questo l’obiettivo di Rosa e di Fratelli d’Italia. Che, in realtà, è lo stesso di Noi con l’Italia. 
Anche Cosimo Latronico, infatti, si è mostrato d’accordo su tutta le linea con Rosa: è necessario e opportuno darsi una mossa e mostrare all’elettore tipo di Basilicata che l’area del centrodestra può rappresentare un’alternativa valida al centrosinistra che ha governato negli ultimi quattro lustri. Ma, ha ricordato Latronico, molto probabilmente la richiesta di celerità fa a pugni con le esigenze nazionali. Il che vuol dire, appunto, che in loco si potrà anche trovare da qui a breve la quadratura del cerchio, ma il tutto dovrà poi ottenere il semaforo verde dai livelli nazionali. Anche perché le elezioni in Basilicata saranno un banco di prova importante per tutti ed ovviamente i leader dei vari partiti che fanno parte del centrodestra, vorranno dire l’ultima parola. Una cosa è certa: anche il centrodestra vive, al momento, fasi d’incertezza legate soprattutto al papabile candidato governatore. Se prima non si definisce l’ambito, i programmi e le linee d’azione, difficilmente si potrà trovare una sintesi su chi potrebbe sedersi sullo scranno più alto in Regione. Perché, questo è del tutto evidente, nel centrodestra la vittoria non è mai stata percepita come così a portata di mano. Movimento 5 Stelle permettendo.
Piero Miolla 

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