Il centrodestra, in vista delle regionali, va di
corsa. O, meglio, vorrebbe accelerare, ma forse il cerchio non si può chiudere
se prima non arriva l’input dai livelli nazionali. Sono giorni caldi anche per
la politica lucana, che vive una situazione di grande incertezza soprattutto
sul fronte del centrosinistra. Su quello opposto, invece, così come sul fronte
grillino probabilmente ci sono maggiori certezze, ma fino a un certo punto.
Prendiamo il centrodestra.
Se, il portavoce regionale di Fdi, Gianni Rosa, ha
ancora una volta invitato i potenziali alleati a darsi una mossa per offrire
quanto prima ai lucani un quadro chiaro, sia in termini di candidature che di
definizione della coalizione e di programmi, confermando la volontà (in realtà,
è una necessità) di dare corso a una ventata di novità, c’è però qualcuno che
frena. Per Rosa va bene ampliare il tavolo di area, come del resto è già
avvenuto nelle prime riunioni, ma non ci si può limitare solo a questo:
candidature e programmi vanno definiti con ampio anticipo per evitare che ci si
riduca agli ultimi trenta giorni di campagna elettorale. La posizione di Rosa,
quindi, è chiara ed anche nota da tempo: la vera novità delle ultime ore è
questa esortazione ad accelerare, anche per dimostrare agli elettori che le
novità il centrodestra non le riserverà solo nelle candidature, ma anche nei
modi di fare. Tagliare con il passato, dunque, e con un certo modo di fare
politica. Abbattere le vecchie manovre di palazzo, quelle che per partorire
un’idea, un programma e una linea impiegavano giorni, se non settimane. Questo
l’obiettivo di Rosa e di Fratelli d’Italia. Che, in realtà, è lo stesso di Noi
con l’Italia.
Anche Cosimo Latronico, infatti, si è mostrato d’accordo su tutta
le linea con Rosa: è necessario e opportuno darsi una mossa e mostrare
all’elettore tipo di Basilicata che l’area del centrodestra può rappresentare
un’alternativa valida al centrosinistra che ha governato negli ultimi quattro
lustri. Ma, ha ricordato Latronico, molto probabilmente la richiesta di
celerità fa a pugni con le esigenze nazionali. Il che vuol dire, appunto, che
in loco si potrà anche trovare da qui a breve la quadratura del cerchio, ma il
tutto dovrà poi ottenere il semaforo verde dai livelli nazionali. Anche perché
le elezioni in Basilicata saranno un banco di prova importante per tutti ed
ovviamente i leader dei vari partiti che fanno parte del centrodestra, vorranno
dire l’ultima parola. Una cosa è certa: anche il centrodestra vive, al momento,
fasi d’incertezza legate soprattutto al papabile candidato governatore. Se
prima non si definisce l’ambito, i programmi e le linee d’azione, difficilmente
si potrà trovare una sintesi su chi potrebbe sedersi sullo scranno più alto in
Regione. Perché, questo è del tutto evidente, nel centrodestra la vittoria non
è mai stata percepita come così a portata di mano. Movimento 5 Stelle
permettendo.
Piero Miolla
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