venerdì 3 agosto 2018

Il commissario regionale dell'Udeur, Spera, svela la collocazione del suo partito.



“Siamo sicuramente nella coalizione di centrodestra, come a livello nazionale, ma preferiamo scegliere il candidato presidente attraverso le primarie”. Enrico Spera, commissario regionale dell’Udeur, non lascia più dubbi: l’Udeur è nel polo che vuole essere alternativo al centrosinistra, ma, per il partito fondato da Clemente Mastella, ci vogliono le primarie. 
“Se presenteremo una nostra lista: al momento stiamo vagliano tutte le ipotesi, ma molto dipenderà dalla legge elettorale. Se dovesse cambiare, vedremo in che modo muterà e poi decideremo. Certamente, l’Udeur sarà ai nastri di partenza fosse anche solo con nostri candidati presenti in altre liste”. 
Spera si candida? “Questo lo vedremo: non escludo nulla, ma deciderà il partito. Io posso solo dare una disponibilità di massima”. 
Quali sono i vostri principali punti programmatici? “Cercheremo di sviluppare quanto più possibile le potenzialità della nostra regione e, quindi, affronteremo i temi del lavoro, della tutela dell’ambiente, degli approvigionamenti, dei giovani che vanno via e che invece dovrebbero essere aiutati a rimanere in loco. Sono temi che toccano tutti e, quindi, mi aspetto che anche gli altri partiti li affrontino: dobbiamo bloccare la forte migrazione che la Basilicata soffre e combattere anche l’invecchiamento della popolazione media”. L’Udeur vorrebbe le primarie. “Assolutamente sì – ha confermato Spera – siamo persuasi che la scelta del presidente deve avvenire previa consultazione popolare. Di sicuro noi non siamo per la rottamazione globale: bisogna allontanarsi dalle politiche sin qui praticate e migliorare la classe dirigente, ma attraverso le primarie aperte anche al civismo, come in Molise”. 
Qual è la posizione dell’Udeur sulle estrazioni petrolifere? “Quelle già avviate non serve fermarle ma certamente disciplinarle stando attenti all’ambiente e alla sicurezza. Inoltre, vanno redistribuite meglio le royalties. Sui nuovi permessi, invece, siamo contrati a fare della Basilicata una gruviera: dobbiamo sfruttare altre ricchezze che abbiamo”. 
Piero Miolla

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