“Siamo sicuramente nella
coalizione di centrodestra, come a livello nazionale, ma preferiamo scegliere
il candidato presidente attraverso le primarie”. Enrico Spera,
commissario regionale dell’Udeur, non lascia più dubbi: l’Udeur è
nel polo che vuole essere alternativo al centrosinistra, ma, per il partito
fondato da Clemente Mastella, ci vogliono le primarie.
“Se presenteremo una
nostra lista: al momento stiamo vagliano tutte le ipotesi, ma molto dipenderà
dalla legge elettorale. Se dovesse cambiare, vedremo in che modo muterà e poi
decideremo. Certamente, l’Udeur sarà ai nastri di partenza fosse anche solo con
nostri candidati presenti in altre liste”.
Spera
si candida? “Questo lo vedremo: non escludo nulla, ma deciderà il partito.
Io posso solo dare una disponibilità di massima”.
Quali sono i vostri principali punti programmatici? “Cercheremo di
sviluppare quanto più possibile le potenzialità della nostra regione e, quindi,
affronteremo i temi del lavoro, della tutela dell’ambiente, degli
approvigionamenti, dei giovani che vanno via e che invece dovrebbero essere
aiutati a rimanere in loco. Sono temi che toccano tutti e, quindi, mi aspetto
che anche gli altri partiti li affrontino: dobbiamo bloccare la forte
migrazione che la Basilicata soffre e combattere anche l’invecchiamento della
popolazione media”. L’Udeur vorrebbe le primarie. “Assolutamente sì – ha
confermato Spera – siamo persuasi che la scelta del presidente deve avvenire
previa consultazione popolare. Di sicuro noi non siamo per la rottamazione
globale: bisogna allontanarsi dalle politiche sin qui praticate e migliorare la
classe dirigente, ma attraverso le primarie aperte anche al civismo, come in
Molise”.
Qual è la posizione dell’Udeur
sulle estrazioni petrolifere? “Quelle già avviate non serve fermarle ma
certamente disciplinarle stando attenti all’ambiente e alla sicurezza. Inoltre,
vanno redistribuite meglio le royalties. Sui nuovi permessi, invece, siamo
contrati a fare della Basilicata una gruviera: dobbiamo sfruttare altre
ricchezze che abbiamo”.
Piero Miolla
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