Il giorno tanto atteso è
arrivato. Leonardo Sisto, ora don Leonardo, dopo la ordinazione sacerdotale
dello scorso giovedì nella chiesa di San Francesco, a Matera, insieme a tre
altri diaconi della provincia, venerdì sera ha celebrato la sua prima messa
nella chiesa della Parrocchia di Sant’Antonio, a Pisticci.
Una grande giornata di festa per
la comunità cattolica locale, che ha reso omaggio in massa. L’evento che ha
registrato la presenza, oltre che del parroco don Michele Leone, a cui è
toccato il compito della recita della omelia di ordinazione, anche di don Rocco
Rosano, don Leonardo Selvaggi, don Giuseppe Ditolve, padre Giovanni Danesin,
padre Lorenzo Marcucci, don Franco Laviola, don Antonio Sisto, don Antonio
Lopatriello e del futuro diacono Mattia Albano.
Importante presenza della Curia
vescovile, rappresentata da don Vittorio Martinelli, vicario giudiziale, don
Egidio Casarola, responsabile del Cerimoniale Arcivescovile, don Cosimo
Papapietro, in rappresentanza dei canonici della cattedrale materana, e don
Nino Martino. Nell’omelia di don Leone tutta la soddisfazione del clero e della
comunità pisticcese per questo evento di grande spiritualità. “Una grande gioia
per questo dono che viene dall’alto”, ha sottolineato soffermandosi in particolare
poi su tre concetti: il sacerdote costituito come uomo impegnato nel rendere
gloria a Dio; il sacerdote uomo impegnato nella edificazione del Regno di Dio e
il sacerdote impegnato nella chiesa del popolo di Dio.
Da parte sua, don Leonardo, che è
anche il segretario particolare del vescovo, monsignor Giuseppe Caiazzo,
visibilmente commosso, ma composto, dopo aver ricordato i passi importanti che
hanno dato una svolta alla sua vita di credente e di chiamato, ha ringraziato i
presenti, i superiori del seminario, indirizzando un pensiero particolare ai
sacerdoti, ai fedeli e alla mamma Maria, il papà Luigi e il fratello Domenico e
a don Leone che lo ha sempre sostenuto. Una lunga ovazione al termine della
messa seguito da un momento di festa e allegria nella casa parrocchiale.
Michele
Selvaggi
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