martedì 2 ottobre 2018

A Bernalda la minoranza fa i conti in tasca sl sindaco Domenico Tataranno



Le opposizioni tornano a fare i conti in tasca al sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno (Centro). In una circostanziata interpellanza-interrogazione, contestano al primo cittadino gli oneri contributivi percepiti dalla gestione previdenziale. Attraverso l’ente locale. I promotori dell’iniziativa sono Francesco Carbone (Centrodestra), Nicola Caputi (Indipendente), Gennaro Collocola (Mdp) e Carlotta Grieco (Pd). Già nei mesi scorsi avevano contestato al sindaco di essere residente, in maniera anomala, a Siena, paventando eventuali “questioni di tipo fiscale”. Osservazioni che avevano scatenato la reazione di Tataranno, pronto a minacciare querele. Di fronte a un Consiglio, in cui si evidenziava l’assenza dei gruppi di opposizione, il sindaco tuonò: “Sanno gridare e agitarsi solo sui social, ma poi si negano al confronto diretto”.
Nello specifico, si parla ora di aspettative e contributi. “Se l’amministratore è un lavoratore dipendente - è scritto - per usufruire dei contributi deve richiedere l’aspettativa non retribuita. Per i lavoratori autonomi, invece, si provvede con una cifra forfettaria, mediante quote mensili. La Corte dei Conti evidenzia che il lavoratore dipendente deve dedicare all’incarico l’esclusività del suo tempo, ma anche il libero professionista deve dichiarare la rinuncia all’attività lavorativa svolta. In soldoni, il lavoratore autonomo deve produrre all’ente una dichiarazione in cui manifesta la volontà di sospendere la propria attività. Tutto questo viene ricondotto alla posizione contributiva del sindaco Tataranno.
“Con determinazione del 13/2/2018 - scrivono Carbone, Caputi, Collocola e Grieco - la Segreteria comunale ha proceduto al versamento degli oneri contributivi all’istituto di previdenza di iscrizione del Sindaco. A seguito di comunicazione di quest’ultimo del 9 gennaio 2018, sull’aspettativa, non retribuita, concessagli dall’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza, dove lavora. Che però, non menzionava il suo rapporto di natura non esclusiva, con l’Ospedale San Carlo. Che consente, dunque, l’eventuale espletamento, così come avviene, della libera professione di dermatologo”.
Il documento delle opposizioni quantifica gli “oneri contributivi, pari a sedici mesi, nella cifra di 48.414,88 euro”. Citando la “determinazione di assunzione da parte del Direttore Generale del San Carlo, datata 19/11/2015, in cui si evinceva che Tataranno era sia lavoratore dipendente che libero professionista. Tuttavia, non risulta che Tataranno abbia ufficializzato la sospensione della propria attività di dermatologo dall’albo professionale di riferimento. Nonostante gli siano stati versati gli oneri contributivi”.
Il sindaco, in verità, pubblicamente, ha più volte dichiarato “di dedicare parte del suo tempo all’attività medica”. I consiglieri di opposizione parlano, però, di “paradosso”. Visto che dovrebbe fare il sindaco a tempo pieno. Mentre, invece, “continua a svolgere la professione libera di dermatologo a Bernalda e a Colle Val D’Elsa, in Toscana. In posizione di aspettativa piena - dicono - avrebbe diritto al raddoppio dell’indennità mensile di carica, ma senza l’impegno di libero professionista. Che va dichiarato, per scongiurare un eventuale danno contabile alle finanze comunali”.
Angelo Morizzi

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