Le opposizioni tornano a fare i
conti in tasca al sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno (Centro). In una
circostanziata interpellanza-interrogazione, contestano al primo cittadino gli
oneri contributivi percepiti dalla gestione previdenziale. Attraverso l’ente
locale. I promotori dell’iniziativa sono Francesco Carbone (Centrodestra),
Nicola Caputi (Indipendente), Gennaro Collocola (Mdp) e Carlotta Grieco (Pd).
Già nei mesi scorsi avevano contestato al sindaco di essere residente, in
maniera anomala, a Siena, paventando eventuali “questioni di tipo fiscale”.
Osservazioni che avevano scatenato la reazione di Tataranno, pronto a
minacciare querele. Di fronte a un Consiglio, in cui si evidenziava l’assenza
dei gruppi di opposizione, il sindaco tuonò: “Sanno gridare e agitarsi solo sui
social, ma poi si negano al confronto diretto”.
Nello specifico, si parla ora di
aspettative e contributi. “Se l’amministratore è un lavoratore dipendente - è
scritto - per usufruire dei contributi deve richiedere l’aspettativa non
retribuita. Per i lavoratori autonomi, invece, si provvede con una cifra
forfettaria, mediante quote mensili. La Corte dei Conti evidenzia che il
lavoratore dipendente deve dedicare all’incarico l’esclusività del suo tempo,
ma anche il libero professionista deve dichiarare la rinuncia all’attività
lavorativa svolta. In soldoni, il lavoratore autonomo deve produrre all’ente
una dichiarazione in cui manifesta la volontà di sospendere la propria attività.
Tutto questo viene ricondotto alla posizione contributiva del sindaco
Tataranno.
“Con determinazione del 13/2/2018
- scrivono Carbone, Caputi, Collocola e Grieco - la Segreteria comunale ha
proceduto al versamento degli oneri contributivi all’istituto di previdenza di
iscrizione del Sindaco. A seguito di comunicazione di quest’ultimo del 9
gennaio 2018, sull’aspettativa, non retribuita, concessagli dall’Azienda
ospedaliera regionale San Carlo di Potenza, dove lavora. Che però, non
menzionava il suo rapporto di natura non esclusiva, con l’Ospedale San Carlo.
Che consente, dunque, l’eventuale espletamento, così come avviene, della libera
professione di dermatologo”.
Il documento delle opposizioni
quantifica gli “oneri contributivi, pari a sedici mesi, nella cifra di
48.414,88 euro”. Citando la “determinazione di assunzione da parte del
Direttore Generale del San Carlo, datata 19/11/2015, in cui si evinceva che
Tataranno era sia lavoratore dipendente che libero professionista. Tuttavia,
non risulta che Tataranno abbia ufficializzato la sospensione della propria
attività di dermatologo dall’albo professionale di riferimento. Nonostante gli
siano stati versati gli oneri contributivi”.
Il sindaco, in verità,
pubblicamente, ha più volte dichiarato “di dedicare parte del suo tempo all’attività
medica”. I consiglieri di opposizione parlano, però, di “paradosso”. Visto che
dovrebbe fare il sindaco a tempo pieno. Mentre, invece, “continua a svolgere la
professione libera di dermatologo a Bernalda e a Colle Val D’Elsa, in Toscana.
In posizione di aspettativa piena - dicono - avrebbe diritto al raddoppio dell’indennità
mensile di carica, ma senza l’impegno di libero professionista. Che va
dichiarato, per scongiurare un eventuale danno contabile alle finanze comunali”.
Angelo Morizzi
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