La Basilicata, terra di devozione
e di grande spiritualità, sarà protagonista di un evento di grande significato,
la peregrinatio della Madonna del Sacro Monte di Viggiano, sua protettrice. E’
un’iniziativa pregnante che vedrà l’effigie della Madonna Nera recarsi nelle
parrocchie di Corleto Perticara, Pisticci, Matera, Potenza, Picerno, Satriano
di Lucania, dove verrà accolta con onori e preghiere.
Si tratta di un evento religioso
che si intreccia con gli appuntamenti civili di grande lustro in cui la
Basilicata è chiamata ad essere protagonista nel 2019, quando la città di
Matera verrà proclamata Capitale della Cultura. La peregrinatio ha avuto inizio
da Corleto Perticara, dove la statua è arrivata ieri alle 16.30, nella Chiesa
di Sant’Antonio ed è stata accompagnata in processione nella Chiesa Madre Santa
Maria Assunta. Alla presenza delle autorità religiose e civili. Rimarrà nel
comune fino al 10 ottobre, tra preghiere, veglie e litanie dei fedeli ed i
diversi appuntamenti religiosi.
Verrà accompagnata in corteo a
Pisticci il 10 ottobre alle 15, dalla Chiesa di Sant’Antonio.
Proclamata Patrona e Regina della
Lucania nel 1890 da Papa Leone XIII, riconfermata tale da Papa Paolo VI, la
devozione della Madonna Nera fa parte di quei culti religiosi atavici che
ancora impregnano il substrato culturale del popolo lucano. Lo sottolineò lo
stesso Beato Papa Giovanni Paolo II in occasione della sua visita in
Basilicata, tenutasi il 28 aprile 1991. Nel suo discorso Regina Caeli disse:
“La vostra Regione è Terra benedetta da Maria. I numerosi santuari che la
punteggiano sono meta costante del popolo di Dio che, pellegrino ai piedi della
Vergine, trova in Lei pace e sostegno nella vita cristiana”. E citò i santuari
custodi delle effigie della Madonna nei diversi luoghi della Basilicata, definendoli
“oasi di meditazione e di pietà mariana”.
La tradizione vuole che la sua
immagine sacra fosse venerata sin dagli albori del cristianesimo. Resiste,
difatti, alle trasformazioni della contemporaneità che sembra diventare sempre
più indifferente alle ‘cose dell’anima’, ubriaca com’è del fascino delle cose
mondane basate sull’apparenza e l’immagine.
“L’iniziativa trova ispirazione e risponde
alla fede di molti cittadini – ci riferisce il parroco di Corleto Perticara,
Don Vincenzo Cantore - che in questi giorni si affideranno al Signore per
supplicare maggiore dialogo, comprensione, rispetto, perdono, dono di sé nelle
famiglie e nella comunità intera”.
Maria Teresa Merlino
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