Diritti, doveri e regolamenti.
Nel panorama legislativo italiano, la burocrazia, spesso, la fa da padrona. A
scapito del buon senso. Ma le colpe, spesso, non vanno attribuite a chi le
norme le fa rispettare, quanto alle cervellotiche elucubrazioni interpretative.
Così, a un automobilista diversabile, originario della provincia di Lecco, può
capitare di recarsi al mare di Metaponto e di parcheggiare sulle strisce blu.
Quelle a pagamento, per intenderci. Apponendo sul cruscotto, in bella evidenza,
il talloncino che ne attesta l’invalidità. Cosa, che, però, non gli evita la
multa, per non aver pagato la sosta. Come prevede il Regolamento. Già, il
Regolamento, questo sconosciuto. Che può cambiare, a seconda dei contratti di
appalto, da Comune a Comune. Dipende dalle latitudini. Giuseppe Bitonte, 39
anni, racconta alla Gazzetta la sua disavventura.
“Sono originario di Malgrate, nel
lecchese - dice -. Vengo ogni anno in Basilicata in vacanza. Sabato 22 settembre
mi sono recato con la mia autovettura al lido di Metaponto. Non trovando posti
disponibili nelle zone gialle, riservate ai disabili, ho dovuto parcheggiare la
macchina in una zona a strisce blu, lasciando, comunque, ben visibile, il
certificato di invalidità. Purtroppo, però, al mio ritorno, mi sono ritrovato
con il tagliando di una multa. Della quale non riuscivo a capacitarmi. Poichè
in Lombardia e in altre parti d’Italia, dove mi sono recato, non mi era mai
capitata una cosa simile. Al Comando dei Vigili Urbani di Bernalda mi hanno
spiegato che esiste un regolamento comunale che va, comunque, applicato. A
prescindere dalle mie ragioni, che dovrebbero essere quelle di tutti i
diversabili. Ho ritenuto opportuno, perciò, raccontare la mia storia alla
Gazzetta, non tanto per la multa ricevuta, quanto perchè possa essere nota a
tutti i lettori”.
Dagli Uffici della Polizia
Municipale di Bernalda, il comandante Emilio Polizio ribatte: “Premetto che un
disabile andrebbe sostenuto sempre. A prescindere da ogni cosa. Tuttavia, al
Comune di Bernalda c’è una normativa sui parcheggi a pagamento che non prevede
la gratuità del servizio per i diversamente abili. Se non negli stalli gialli.
In generale, il legislatore scrive che essi vanno agevolati fisicamente,
creando postazioni comode alle loro esigenze, ma non esentati dal punto di
vista economico. E deve essere previsto un parcheggio giallo ogni 50 posti blu.
Tenuto conto che a Metaponto i parcheggi complessivi sono 300, ne sarebbero
bastati 6. Invece, al lido, ne sono stati creati ben 15. I parcheggi a
pagamento sono attivi fino al 30 settembre.
Il Municipio di Bernalda ha una
convenzione con una ditta esterna, con cui si è stabilito di non prevedere
gratuità per i disabili nelle strisce blu, ma solo in quelle gialle. Tali norme
sono state sancite - prosegue Polizio - anche da sentenze della Corte di
Cassazione. Insomma, tecnicamente, un funzionario non può annullare la multa,
anche se la ritiene ingiusta, affidandosi al buon senso. Le multe vengono
comminate da ausiliari del traffico, pagati dalla società appaltatrice, ma
formati dai Vigili. Attraverso un avviso giallo, cosiddetto di “cortesia”, e
relativo verbale. Se si paga entro pochi giorni si può avere uno sconto del
30%. Altrimenti - conclude Polizio - si può fare ricorso al giudice di Pace o
al Prefetto”.
Angelo Morizzi
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