Il Consiglio comunale di Bernalda
ha approvato il cosiddetto bilancio consolidato al 31 dicembre 2017. Si tratta
di un provvedimento aggiuntivo, affidato in via sperimentale ad alcuni municipi
appositamente indicati. Tra questi c’è, appunto, il Comune jonico, guidato dal
sindaco di Centro Domenico Tataranno. Lo ha spiegato e rendicontato, nel corso
dell’ultima seduta consiliare, l’assessore al Bilancio della civica “Bernalda e
Metaponto al Centro”, Francesca Matarazzo.
“Il bilancio consolidato - ha detto
- non va confuso col bilancio consuntivo. Che costituisce, invece, la vera
carta di identità di un’amministrazione. E’ un atto intermedio per valutare la
situazione del Comune con le partecipate. Il consolidato prevede, infatti, l’affiancamento
del bilancio comunale, alla fine dell’anno solare scorso, a quello dei bilanci
delle partecipate, che rispettano taluni parametri. Al fine di creare un unico
bilancio, che vada a consolidare i due resoconti amministrativi. Nel nostro
caso è normale vedere una sola grande partecipata come Acquedotto Lucano, perché
unico ente a rispettare gli indicatori richiesti: presentare i bilanci nei
tempi richiesti, con una nostra partecipazione superiore all’1 per cento, e con
un Bilancio partecipato di almeno il 10% maggiore rispetto a quello del Comune.
Tutte le altre partecipate con una rilevanza minore - ha aggiunto Matarazzo -
saranno eliminate al 31 dicembre 2018”.
Tra le altre problematiche
rendicontate dal “consolidato”, vi sono i proventi da tributi. Ammontanti a 4 milioni
900mila euro al dicembre dell’anno scorso. “Non si tratta del riscosso - ha
precisato, però, Matarazzo -. E’ in atto, da parte del Comune di Bernalda, una
grande procedura di accertamento, che avrà importi molto elevati. Come quelli
per l’Imu con grandi volumi”. Riguardo all’osservazione della consigliera di
minoranza del Pd, Carlotta Grieco, “di rinegoziare i mutui attualmente in
essere per ottenere eventuali riduzioni fiscali previste dalla legge”, l’assessore
al Bilancio ha risposto: “Rispetto alla situazione debitoria del passato,
adesso le casse del nostro ente possono finalmente respirare. Grazie alla
chiusura del dissesto finanziario. Per scelta amministrativa l’attuale
amministrazione ha scelto di non contrarre nuovi mutui, né di rinegoziare i
precedenti, per non dilazionare ulteriormente nel tempo il debito in essere.
Non siamo più un municipio deficitario. I bilanci quadrano. Intendiamo
amministrare attingendo esclusivamente alle nostre risorse e a quelle esterne,
mediante i finanziamenti elargiti dalle sedi istituzionali preposte”.
Angelo Morizzi
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