mercoledì 28 novembre 2018

Cabina elettrica nel Dirupo, a Pisticci. Enel: "Non ci sono infiltrazioni". I particolari



“Se dovesse infiltrarsi dell’acqua in questo immobile, considerato che ospita una cabina dell’Enel, cosa accadrebbe? A scuola, infatti, ci hanno insegnato che l’acqua non va d’accordo con l’energia elettrica”. A parlare sono alcuni residenti del rione Dirupo di Pisticci, l’antico quartiere ricolmo di “casedde” bianche che, nell’insieme, ricordano un vero e proprio presepe. Queste persone ci hanno segnalato che, proprio in una di tali “casedde”, in via Niccolini, c’è una cabina dell’Enel che avrebbe il tetto in condizioni non del tutto sicure, con alcune tegole fuori posto e, in generale, un’impressione di semi abbandono e di ipotetico pericolo. In effetti, a giudicare dalle foto che ci sono state fornite, l’impressione è quel tetto non se la passi troppo bene. Elio D’Armento, uno dei residenti dell’antico a affascinante rione di Pisticci, su Facebook ha pubblicato un post dal contenuto di una chiarezza disarmante. 
“Ecco lo stato pietoso e pericolosissimo in cui versa il tetto di una casedda nel rione Dirupo, in via Niccolini, in pieno centro storico, di proprietà dell’Enel, all’interno della quale vi è una grossa cabina o centralina elettrica – ha scritto -. Aspettando le piogge che verranno, dopo quelle che ci sono state”, ha poi concluso D’Armento. Per il quale la situazione non è delle più leggere e, dunque, prima che possa concretizzarsi qualcosa di davvero pericoloso, forse sarebbe opportuno intervenire. Come? Ponendo in essere dei lavori di manutenzione del tetto, che, lo ripetiamo, in base alla foto viste sembra versare in una situazione non certo ottimale. 
Questa la segnalazione fornitaci da D’Armento e dai residenti del Dirupo: a questo punto, non rimane che attendere eventuali risposte o, meglio, azioni da parte di chi ha la manutenzione dell’immobile, a qualsiasi titolo. Il timore dei cittadini, infatti, è che le piogge ormai sempre più violente e improvvise possano determinare ulteriori danni alla struttura, o, peggio, che le infiltrazioni (laddove ci siano) possano poi portare a situazioni ancor più gravi. Senza andare oltre e ribadendo che la segnalazione è stata fatta dai cittadini che hanno anche fornito prove fotografiche, la speranza è che chi è competente a verificare qual è lo stato dell’arte non si limiti a repliche piccate o formali, ma si attivi per davvero con l’obiettivo di verificare se esiste un problema effettivo e, laddove esista, a risolverlo nel più breve tempo possibile. 

La replica dell'Ufficio stampa Enel Puglia e Basilicata
 
“Non esiste alcun “caso cabina Enel” e di conseguenza nessun pericolo per la cittadinanza. Tutte le infrastrutture di E-Distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce la rete elettrica, sono sottoposte periodicamente a regolari interventi di manutenzione. Dalle verifiche effettuate, il locale che ospita la cabina di trasformazione non presenta alcun problema di infiltrazioni e le apparecchiature non risultano esposte al contatto con l’acqua. Viene esclusa nella maniera più assoluta qualsiasi situazione di pericolo sia strutturale che di natura elettrica. L’unico intervento, riguarderà nei prossimi giorni la sostituzione di alcune tegole sul tetto del locale, presumibilmente danneggiate da calpestio”.
Piero Miolla

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