“Se dovesse infiltrarsi
dell’acqua in questo immobile, considerato che ospita una cabina dell’Enel,
cosa accadrebbe? A scuola, infatti, ci hanno insegnato che l’acqua non va
d’accordo con l’energia elettrica”. A parlare sono alcuni residenti del rione
Dirupo di Pisticci, l’antico quartiere ricolmo di “casedde” bianche che,
nell’insieme, ricordano un vero e proprio presepe. Queste persone ci hanno
segnalato che, proprio in una di tali “casedde”, in via Niccolini, c’è una
cabina dell’Enel che avrebbe il tetto in condizioni non del tutto sicure, con
alcune tegole fuori posto e, in generale, un’impressione di semi abbandono e di
ipotetico pericolo. In effetti, a giudicare dalle foto che ci sono state
fornite, l’impressione è quel tetto non se la passi troppo bene. Elio
D’Armento, uno dei residenti dell’antico a affascinante rione di Pisticci, su
Facebook ha pubblicato un post dal contenuto di una chiarezza disarmante.
“Ecco
lo stato pietoso e pericolosissimo in cui versa il tetto di una casedda nel
rione Dirupo, in via Niccolini, in pieno centro storico, di proprietà
dell’Enel, all’interno della quale vi è una grossa cabina o centralina
elettrica – ha scritto -. Aspettando le piogge che verranno, dopo quelle che ci
sono state”, ha poi concluso D’Armento. Per il quale la situazione non è delle
più leggere e, dunque, prima che possa concretizzarsi qualcosa di davvero
pericoloso, forse sarebbe opportuno intervenire. Come? Ponendo in essere dei
lavori di manutenzione del tetto, che, lo ripetiamo, in base alla foto viste
sembra versare in una situazione non certo ottimale.
Questa la segnalazione
fornitaci da D’Armento e dai residenti del Dirupo: a questo punto, non rimane
che attendere eventuali risposte o, meglio, azioni da parte di chi ha la
manutenzione dell’immobile, a qualsiasi titolo. Il timore dei cittadini,
infatti, è che le piogge ormai sempre più violente e improvvise possano
determinare ulteriori danni alla struttura, o, peggio, che le infiltrazioni
(laddove ci siano) possano poi portare a situazioni ancor più gravi. Senza
andare oltre e ribadendo che la segnalazione è stata fatta dai cittadini che
hanno anche fornito prove fotografiche, la speranza è che chi è competente a
verificare qual è lo stato dell’arte non si limiti a repliche piccate o
formali, ma si attivi per davvero con l’obiettivo di verificare se esiste un
problema effettivo e, laddove esista, a risolverlo nel più breve tempo
possibile.
La replica dell'Ufficio stampa Enel Puglia e
Basilicata
“Non esiste alcun “caso cabina
Enel” e di conseguenza nessun pericolo per la cittadinanza. Tutte le
infrastrutture di E-Distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce la
rete elettrica, sono sottoposte periodicamente a regolari interventi di manutenzione.
Dalle verifiche effettuate, il locale che ospita la cabina di trasformazione
non presenta alcun problema di infiltrazioni e le apparecchiature non risultano
esposte al contatto con l’acqua. Viene esclusa nella maniera più assoluta
qualsiasi situazione di pericolo sia strutturale che di natura elettrica.
L’unico intervento, riguarderà nei prossimi giorni la sostituzione di alcune
tegole sul tetto del locale, presumibilmente danneggiate da calpestio”.
Piero Miolla
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