sabato 2 dicembre 2017

Clamorose novità sulla frana di Montescaglioso?

“Sulla frana di contrada Cinque Bocche sarò lieto di fare chiarezza incontrando direttamente i cittadini di Montescaglioso, ai quali spiegherò come stanno realmente le cose e chi ha commesso errori”. Per il momento lascia solo intendere quello che dirà, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Nicola Benedetto, sulla querelle relativa al mancato finanziamento immediato del progetto più importante alla frana suddetta. L’annunciato incontro con la cittadinanza montese, fissato per sabato prossimo, 9 novembre, però, promette di rivelare qualcosa che, forse, chi è fuori dal Palazzo non conosce. Questa, almeno, è l’impressione che se ne ricava da una chiacchierata con Benedetto. Al quale abbiamo chiesto se ha qualcosa da dire in merito alla querelle del mancato finanziamento immediato del progetto da sette milioni di euro, relativo alla frana di contrada Cinque Bocche. Quello, cioè, che prevede la definitiva messa in sicurezza del versante franoso. Come è noto, infatti, non più tardi di qualche giorno fa la Regione Basilicata ha svelato l’elenco dei progetti ammessi a finanziamento, così come deciso dalla task force regionale per il dissesto idrogeologico, nel quale, per ciò che concerne la frana montese, compare al ventisettesimo posto della graduatoria solo il progetto per il completamento delle opere di mitigazione del rischio e ripristino del reticolo idrografico, mentre l’altro progetto, quello più corposo in termini di dotazione economica, che riguarda, appunto, la definitiva messa in sicurezza del fronte franoso, è solo al cento ventunesimo posto. Pertanto, non immediatamente finanziabile, in quanto via Anzio ha concesso questa opportunità solo ai primi novantatré elaborati, evidentemente ritenuti di maggiore urgenza. Circostanza, questa, che ha fatto andare su tutte le furie il primo cittadino di Montescaglioso, Vincenzo Zito, che ha protestato per iscritto, ma anche recandosi di persona dal presidente della Regione, Marcello Pittella. Minacciando peraltro di ricorrere alla Corte di Giustizia Europea, nel caso la determina regionale non venga modificata. “Sabato prossimo – ha concluso Benedetto – cittadini e stampa sapranno tutto e si renderanno conto che, carte alla mano, la decisione della task force non avrebbe potuto essere diversa. Evidentemente, qualcuno ha sbagliato qualcosa, ma questo qualcuno non è certo il sottoscritto e neanche la Regione Basilicata”.
Piero Miolla

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