venerdì 1 dicembre 2017

Guerra degli asili a Marconia

“L’unica sezione primavera autorizzata al servizio 8-16 a Marconia è quella di Giocando Insieme: se ce ne dovessero essere altre, sarebbero non autorizzate”. A sostenerlo è Filomena Briamonte, legale rappresentante della società cooperativa sociale “Giocando Insieme”, che ha denunciato la situazione presente nella popolosa cittadina jonica, facendo riferimento al manuale per l’autorizzazione dei servizi e delle strutture pubbliche e private che svolgono attività socio-assistenziali e socio-educative della Regione Basilicata, “normativa regionale che ha aggiornato il settore”, ha spiegato Briamonte, che punta il dito nei confronti di due realtà locali, ree, a suo giudizio, di “svolgere attività di asilo senza avere le prescritte autorizzazioni. Chiedo che il sindaco di Pisticci disponga la chiusura immediata di queste strutture che esercitano senza essere autorizzate”. La denuncia nasce da un accesso agli atti effettuato presso l’ufficio competente del Comune di Pisticci, dal quale si evince che “una delle due strutture ha visto notificarsi con esito negativo il procedimento relativo alla Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) da parte dell’ufficio Suap del Comune di Pisticci, mentre l’altra non ha ancora ottenuto il necessario parere dell’Asm: essendo decorsi i 30 giorni prescritti dalla legge, credo che il Suap debba chiudere con esito negativo anche questa procedura relativa alla Scia. Mi chiedo come possano, queste due strutture, continuare ad esercitare un’attività che, peraltro, concerne i bambini. Mi chiedo, soprattutto, perché il sindaco di Pisticci, al quale abbiamo esposto la questione e che, proprio per questo, la conosce molto bene, non abbia ancora predisposto gli atti per la chiusura delle stesse”. Briamonte, che a Marconia esercita l’attività di sezione primavera, ha presentato esposti a Guardia di Finanza e Procura dei Minori. “Dall’esame della documentazione ricevuta dal Comune sia l’associazione l’Isola Felice che la coop A Piccoli Passi non hanno l’autorizzazione al funzionamento. Alla prima, invitata ad integrare la Scia con altra documentazione, si faceva divieto di proseguire l’attività avviata: successivamente il Comune ha comunicato l’esito negativo della procedura. Per la seconda, invece, la documentazione è in attesa di essere esaminata dall’Asm”. Ad entrambe le strutture citate abbiamo invano tentato di concedere il diritto di replica: nessuna, però, ha ritenuto di doverlo esercitare. 
Piero Miolla 

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