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lunedì 3 dicembre 2018

Nicola Benedetto: "La Giunta Pittella? Insufficiente"



“Mi sono dimesso quando in Giunta abbiamo iniziato a parlare di qualche delibera che poteva creare dei problemi, come è poi avvenuto. Mi riferisco alla proroga dei direttori generali delle aziende sanitarie”. E’ negativo il giudizio sull’operato della Giunta lucana da parte di Nicola Benedetto, ex assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata. E non poteva che essere così, per molteplici ragioni. Benedetto ha, in primis, stigmatizzato il comportamento dell’attuale governo regionale, perché, a suo giudizio “questo esecutivo credo stia facendo tutto quello che concerne le proroghe, mentre quando deve decidere nel merito, come nel caso del dimensionamento scolastico, non lo fa deducendo il fatto di essere in prorogatio”. 
Insomma, rendimento insufficiente secondo Benedetto. Il quale, però ha ricordato che quando era assessore ha provato “a sbloccare tante cose nel settore delle infrastrutture, ad iniziare dall’aeroporto di Pisticci passando per il dissesto idrogeologico, ma tutto si è impantanato e bloccato. Ho cercato di fare delle battaglie, ma senza successo. Mi sembra, quindi, che il giudizio non possa non essere negativo. Anche perché, se parliamo di agricoltura non abbiamo praticamente consumato i fondi del Psr; se parliamo di attività produttive, abbiamo perso il conto di quanto tempo sia passato dal momento in cui una nuova azienda si è insediata in Basilicata; se parliamo di Tempa Rossa, continuano a lavorare solo operai polacchi, mentre i lucani sono scomparsi. Se facciamo tutte queste considerazioni, come può essere positivo il giudizio? Non ne parliamo della sanità: sappiamo tutti quello che è successo”. 
Se poi, dal giudizio si passa al voto, ecco servita la valutazione dell’imprenditore di Pisticci: “Un voto alla Giunta? Non più di cinque, quindi la mia valutazione è insufficiente”, ha concluso come sempre senza peli sulla lingua l’ex assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti. 
Piero Miolla 

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giovedì 10 maggio 2018

Futsal, serie C1: Francesco Benedetto lascia l'incarico di coach della Polisportiva Pisticci.

Nella foto di pisticci.com l'ex tecnico gialloblù, Francesco Benedetto
Coach Francesco Benedetto lascia la guida tecnica della squadra maschile della Polisportiva Pisticci di calcio a 5, che quest’anno ha militato in C1 conquistando la salvezza con largo anticipo. Lo ha comunicato lo stesso allenatore in una lettera. 
“Era la fine di novembre 2014 quando alcune situazioni eccezionali hanno fatto sì che iniziasse la mia avventura in panchina. Ho dovuto usare bastone e carota, ci sono stati momenti di incomprensione e attriti da dover gestire, ma tutto sommato ne sono uscito vivo. Pian piano ho visto una squadra tosta che se la giocava con tutti e che mi seguiva in tutto e per tutto, anche grazie al supporto di capitan Donato D’Alessandro. Sono iniziate le prime soddisfazioni: abbiamo vinto il campionato di C2 con la miglior difesa, il miglior attacco e il capocannoniere (Cosmiano D’Onofrio, 61 gol, ndr). Quindi l’esperienza meravigliosa della vittoria in Coppa Italia e la sconfitta nella prima edizione della Supercoppa contro Matera. Quest’anno, poi, tutti ci davano per spacciati in C1 e, invece, abbiamo costruito la salvezza già nel girone d’andata. Abbiamo creato la juniores con Tony Andriulli con molti punti interrogativi e, con fiducia, lavoro e cuore, siamo arrivati alla conquista della Coppa Italia e secondi in campionato. Impensabile all’inizio”, ha riconosciuto Benedetto. Morale della favola? Dopo aver ringraziato anche “le attività locali che hanno creduto nel progetto e i tifosi del Gruppo Pistoikos”, Benedetto ha sottolineato: 
“Per me è stato un onore allenare questa squadra: lascio consapevole di aver vinto tutte le sfide che ho avuto davanti ma il mio non è un abbandonare la nave”. Il coach, infatti, collaborerà con il Pisticci: “Cercheremo di crescere creando un settore giovanile che sfrutti gli elementi del territorio. Ci vorrà un aiuto esterno: siamo pronti a garantire per l’ennesima stagione un’annata di emozioni”.
Piero Miolla 

giovedì 22 marzo 2018

Politica: Nicola Benedetto e il gruppo unico in Consiglio regionale.

"Con Michele Napoli e Paolo Castelluccio staremo sicuramente insieme come gruppo in Consiglio regionale: l’obiettivo comune, infatti, è andare avanti. Si tratta solo di organizzarci e, almeno per quanto mi riguarda, non c’è nessun problema". 
Nicola Benedetto ha chiuso subito ogni ipotetico dubbio o focolaio di polemica sulla composizione di un gruppo unico, in Regione Basilicata, con i due consiglieri transfughi da Forza Italia. Dai quali sarebbe venuto fuori che, in realtà, Benedetto era indeciso se fare un gruppo unico oppure prendere altre strade. "Non credo che questa notizia sia veritiera – ha precisato Benedetto – o, se vogliamo, io penso che si tratta di dichiarazioni di prammatica, fatte tanto per farle. Con Napoli e Castellucco siamo d’accordo e, ripeto, costituiremo sicuramente un gruppo unico  appena possibile. Io non ho problemi". 
Precisato questo, Benedetto ha poi ribadito che sta lavorando per le prossime regionali. "L’obiettivo è dare ai lucani una maggioranza e un governo diversi da quelli attuali. Se mi candiderò presidente? Al momento di sicuro posso dire che io ci sarò con una civica di centrodestra e un programma chiaro: poi vedremo se si riuscirà a formare una coalizione e, all’interno di essa, quale sarà la personalità scelta per la carica di governatore".
Piero Miolla 

lunedì 26 febbraio 2018

Taranto terza provincia lucana: c'è chi è contrario.


<<Taranto terza provincia di Basilicata? Non trovo alcuna ragione plausibile per compiere questa operazione, se non quella di facilitare dal punto di vista burocratico il trasporto del greggio nella raffineria di Taranto>>. La querelle sull’allargamento della nostra regione si espande anche alla campagna elettorale, e non poteva essere altrimenti. Le parole di Silvana Arbia, candidata al Senato per la lista Sms (Stato Moderno Solidale), sono chiare: Dottoressa questa iniziativa è ben vista anche a Potenza. <<Non ho alcun dubbio che i potentini siano favorevoli, visto che i politici stanno lavorando alla macroregione, alla quale ci opporremo con tutte le nostre forze. Non trovo alcuna ragione plausibile per questa ipotesi. Credo invece che la Basilicata meriti quello sviluppo che non ha mai avuto: è una regione come la altre, meglio delle altre, che ha tante risorse, tra cui l’acqua. E’ l’ora di smetterla con queste fantasie folli, che servono a tutelare gli interessi di pochi e a distruggere l’identità di questa regione. La Basilicata è ricca di cultura, di storia, di tradizioni: bisogna fare in modo che abbia il suo tempo nella storia d’Italia, visto che non l’ha mai avuto>>. 
Anche l’ex viceministro agli Interni, Filippo Bubbico, candidato al Senato per Liberi e Uguali, non ha nascosto la sua contrarietà. <<Si può discutere di tutto, ma va fatto in maniera ordinata e al di fuori delle pulsioni elettoralistiche. Non vorrei che dietro questa ipotesi si nasconda l’intento di annullare l’identità della Basilicata: chi vuole allargarne i confini, infatti, mette in discussone gli attuali assetti e farlo vorrebbe dire spalancare le porte all’ipotesi di una macro regione che andrebbe discussa, ma in modo consapevole>>. 
Nicola Benedetto, candidato al Senato per Noi con l’Italia, è contrario. <<Vogliamo perdere anche la nostra identità, adesso? Non sono assolutamente d’accordo anche perché per la Regione Basilicata sta per arrivare un nuovo periodo, con il rovesciamento dopo 30 anni ed una svolta epocale, che consentiranno di far respirare i cittadini, di far godere loro delle risorse che la nostra terra ha, ed anche di mantenere la nostra identità>>. 
Piero Miolla

giovedì 15 febbraio 2018

Le elezioni e Pisticci, sempre o quasi controcorrente.

Due candidati locali, l’ex primo cittadino Pasquale Bellitti e l’ex assessore regionale Nicola Benedetto, un sindaco “grillino” e circa quindicimila aventi diritto al voto. Se questo non basta per fare di Pisticci una piazza pienamente simbolica in regione, poco ci manca. 
Da queste parti, non va dimenticato, da sempre si pratica l’arte della politica, intesa soprattutto come laboratorio di idee e di sperimentazione. Una sperimentazione che, a sentire qualcuno, avrebbe spesso spinto la città basentana ai margini dell’agone politico. Sarà, ma la storia insegna che Pisticci è sempre stata, o quasi, una sorta di repubblica a parte. 
L’elezione di Viviana Verri a sindaco, avvenuta nel giugno del 2016, non ha solo consegnato a Pisticci il primo sindaco donna della sua storia e il primo sindaco pentastellato della Basilicata, ma anche un preciso messaggio alla politica. In primis a quella regionale. E allora, in vista delle politiche del 4 marzo, da queste parti cosa accadrà? Vincerà facile il Movimento 5 Stelle, che ha primeggiato non solo alle amministrative, ma anche alle ultime regionali e pure alle scorse politiche? Non è detto. Innanzitutto perché bisognerà capire se l’onda “grillina”, che a Pisticci è arrivata al dunque prima che negli centri lucani, sia ancora in auge. E poi perché, si sa, governare non è facile: si fa presto a scontentare i cittadini. 
E allora, cosa accadrà? Tornerà a primeggiare il Partito Democratico? Stando a quanto accaduto alle amministrative del 2016 sembrerebbe difficile. Peraltro da queste parti (e non solo) ancora ricordano che a Marconia al presidente della Regione, Marcello Pittella, fu letteralmente impedito di parlare nel corso di un comizio a sostegno del candidato sindaco del Pd, Andrea Badursi. Quel clima, nel frattempo, è cambiato? Chissà, lo vedremo presto.
Come se non bastassero queste domande, a mettere altro sale sulla coda, qui a Pisticci, ci sono anche i due candidati indigeni. La presenza di Pasquale Bellitti, sindaco della città dal 2002 al 2007, appena uscito dal Pd per transitare dapprima in Mdp e poi in Liberi e Uguali, formazione per la quale è candidato al Senato nel plurinominale, indubbiamente potrebbe rosicchiare voti proprio ai democratici: l’alveo nel quale Bellitti potrebbe “pescare”, infatti, è quello di sinistra ma anche più di centro. Il Pd, dunque, potrebbe risentire pure di questa presenza. Così come della candidatura di Nicola Benedetto, pisticcese doc anche se ormai bernaldese d’adozione, che, lasciato il centrosinistra, ha deciso di correre per Noi con l’Italia (Benedetto è capolista nel proporzionale alla Camera dei Deputati). La sua presenza, però, potrebbe erodere consensi dappertutto. 
Infine, ma non per ordine d’importanza, non va dimenticato che Pisticci si compone di due aggregazioni urbane distinte: Marconia (circa 9mila abitanti, popolazione più giovane) e Pisticci paese (poco più di 6mila residenti, per lo più anziani). Una dicotomia non da poco, perché sulla carta la “giovane” Marconia potrebbe votare in maniera diversa dalla “attempata” Pisticci, forse più incline a premiare il centrodestra. 
O, forse, tutto questo è solo un’impressione. E’ il bello di Pisticci. Una comunità onesta e laboriosa che fa sempre da apripista e che, anche questa volta, potrebbe stupire. Per tornare all’antico. 
O, chissà, per accreditarsi ancora una volta quale vero e proprio laboratorio di idee. I due candidati locali, ovviamente, si augurano che il pisticcese sappia, almeno per una volta, smentire il proverbio secondo il quale nessuno è profeta in patria.
Piero Miolla 


sabato 2 dicembre 2017

Clamorose novità sulla frana di Montescaglioso?

“Sulla frana di contrada Cinque Bocche sarò lieto di fare chiarezza incontrando direttamente i cittadini di Montescaglioso, ai quali spiegherò come stanno realmente le cose e chi ha commesso errori”. Per il momento lascia solo intendere quello che dirà, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Nicola Benedetto, sulla querelle relativa al mancato finanziamento immediato del progetto più importante alla frana suddetta. L’annunciato incontro con la cittadinanza montese, fissato per sabato prossimo, 9 novembre, però, promette di rivelare qualcosa che, forse, chi è fuori dal Palazzo non conosce. Questa, almeno, è l’impressione che se ne ricava da una chiacchierata con Benedetto. Al quale abbiamo chiesto se ha qualcosa da dire in merito alla querelle del mancato finanziamento immediato del progetto da sette milioni di euro, relativo alla frana di contrada Cinque Bocche. Quello, cioè, che prevede la definitiva messa in sicurezza del versante franoso. Come è noto, infatti, non più tardi di qualche giorno fa la Regione Basilicata ha svelato l’elenco dei progetti ammessi a finanziamento, così come deciso dalla task force regionale per il dissesto idrogeologico, nel quale, per ciò che concerne la frana montese, compare al ventisettesimo posto della graduatoria solo il progetto per il completamento delle opere di mitigazione del rischio e ripristino del reticolo idrografico, mentre l’altro progetto, quello più corposo in termini di dotazione economica, che riguarda, appunto, la definitiva messa in sicurezza del fronte franoso, è solo al cento ventunesimo posto. Pertanto, non immediatamente finanziabile, in quanto via Anzio ha concesso questa opportunità solo ai primi novantatré elaborati, evidentemente ritenuti di maggiore urgenza. Circostanza, questa, che ha fatto andare su tutte le furie il primo cittadino di Montescaglioso, Vincenzo Zito, che ha protestato per iscritto, ma anche recandosi di persona dal presidente della Regione, Marcello Pittella. Minacciando peraltro di ricorrere alla Corte di Giustizia Europea, nel caso la determina regionale non venga modificata. “Sabato prossimo – ha concluso Benedetto – cittadini e stampa sapranno tutto e si renderanno conto che, carte alla mano, la decisione della task force non avrebbe potuto essere diversa. Evidentemente, qualcuno ha sbagliato qualcosa, ma questo qualcuno non è certo il sottoscritto e neanche la Regione Basilicata”.
Piero Miolla