Nessuna modifica
all’assetto scolastico del territorio. Anzi, no.
Semplificando, è questa la
situazione che si respira attualmente nel centro basentano su un tema tanto
delicato, quanto, purtroppo, sempre più spesso oggetto di speculazioni e
pretese di espansione “geoscolastica”. Per certi versi sembra quasi che
qualcuno stia giocando a Risiko con l’avallo delle istituzioni lucane,
probabilmente approfittando della (grave) indecisione altrui.
Il tema è noto:
da un lato c’è Pisticci, comune con circa 18mila abitanti che, nel piano
adottato dalla Provincia di Matera (ed in attesa di essere visionato dalla
Regione Basilicata), dovrebbe perdere le scuole di Craco, non si sa bene perché
annesse a quelle di Montalbano Jonico, anche se il centro del sindaco Piero
Marrese avrebbe comunque i numeri per mantenere lo stato attuale.
In questo
tourbillon di visioni “geoscolastiche”, dove ciascuno cerca di garantirsi la
sua (o le sue) dirigenze in un’ottica di mera espansione, senza, probabilmente,
considerare l’interesse degli alunni, il centro penalizzato sarebbe proprio il
più grande. Pisticci, appunto. Insieme a Craco. Il cui sindaco, Pino
Lacicerchia, non ha mai nascosto di osteggiare l’annessione a Montalbano
Jonico, essendo le scuole del suo comune parte integrante del padre Pio di
Pisticci: una soluzione, questa, che garantirebbe continuità anche logistica a
docenti e alunni. E allora?
Ricordando che tra qualche mese si vota e, si sa,
alcuni partiti devono tenere buoni i propri riferimenti territoriali (in tale
alveo si collocano talune ipotesi bizzarre, come quella di far improvvisamente
diventare montani comuni che non lo sono), va anche dato atto di una certa idea
di indecisione che l’Amministrazione comunale di Pisticci ha trasmesso. Il sindaco
Viviana Verri, infatti, è passata dalla paventata soluzione dello spostamento
del plesso di via Monreale, a Marconia, per annetterlo al padre Pio di
Pisticci, al “non si tocca niente e tutto rimane così com’è”, complice una
delibera assunta all’unanimità dal Consiglio comunale.
Nelle more, però, c’è
stata la veemente reazione di genitori e docenti di Marconia, che hanno chiesto
chiarimenti sulla posizione dell’Amministrazione pisticcese. Da ultimo, il
sindaco Verri ha ricevuto mandato di perorare in sede regionale la posizione
più logica: le cose, a Pisticci, devono rimanere come sono, con buona pace
delle mire “imperialiste” di alcuni municipi. La risposta, purtroppo, sembra
già scritta.
LE CRITICHE ALLA VERRI.
Dalla Lista dei Cittadini ai docenti della scuola
media “Flacco” di Marconia, passando per il Tavolo Verde Basilicata per
giungere, udite udite, addirittura a Noi con Salvini. Non sono giorni facili
per il sindaco di Pisticci, Viviana Verri, che sul tema del dimensionamento
scolastico deve fronteggiare numerose critiche Il nocciolo della questione
sarebbe il suo atteggiamento ondivago: questo le rinfacciano genitori e alcuni
docenti, in primis. Anche le forze politiche, però, hanno incentrato le
critiche sullo stesso punto. La Lista dei Cittadini non ha esitato a parlare di
“pastrocchio dell’Amministrazione comunale di Pisticci: per l’ennesima volta
nel giro di un mese Verri smentisce sé stessa”, mentre Noi Con Salvini, da
ultimo, ha parlato di “dimensionamento scolastico ingiustificato e non
rispettoso nei confronti degli alunni del territorio di Pisticci”
Piero Miolla
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