martedì 20 febbraio 2018

I giovani e le elezioni nel Metapontino: tutti al voto!


L’astensionismo? Non abita in provincia di Matera. Su un campione di 8 giovani tra i 20 e i 28 anni, infatti, solo uno di loro non andrà a votare, oltretutto perché impegnato all’università. Gli altri 7, pur con alcuni distinguo, si recheranno alle urne. 
<<Perché non dovrei – si è chiesta Francesca Mastronardi, 26 anni, di Marconia, laureata in giurisprudenza -. La sfiducia nella politica non giustifica l’astensione: sarebbe una vera aberrazione non votare, anche se la politica dovrebbe garantire progetti di sostegno e sviluppo tenendo conto delle variabili che ne possano influenzare gli effetti. Da questa tornata elettorale mi aspetto che i cittadini esercitino il diritto di voto consapevolmente>>. 
Alessandro Lardo, 25 anni, di Montalbano Jonico, laureando in Giurisprudenza, ha deciso di votare perché <<è un dovere civico, oltre che un diritto. Astenersi significa essere rinunciatari ed ammettere che qualcuno possa decidere per noi. Mi aspetto che chiunque riesca a formare una maggioranza smetta di parlare di utopistiche forme di rilancio del Paese, ma progetti un piano quinquennale chiaro. Le priorità? Abbassamento del cuneo fiscale, decontribuzione sul lavoro, sburocratizzazione della macchina amministrativa, allineamenti agli standard Ue in materia di qualità del lavoro, eco-sostenibilità>>. 
Francesco Romano, 21 anni, di Marconia, laureando in Medicina, non voterà. Ma solo perché <<frequento l’università a 1.000 chilometri da casa e il periodo delle votazioni coincide con le lezioni. Non mi aspetto nulla e, soprattutto, non cambierà nulla. I giovani sono tagliati fuori dal dibattito politico italiano, teatro di discorsi da vecchi per i vecchi che spesso i giovani non capiscono>>. 
Daniela Sassano, 22 anni, di Marconia, studentessa di Giurisprudenza: <<Andrò a votare: credo nell’importanza del voto e dei suoi effetti, anche se a volte avverto un dilagante senso di sfiducia. Dalla politica mi aspetto più ascolto e un governo che attui azioni concrete e non mere propagande di partito, che vada a rimuovere quegli ostacoli che ci danneggiano fortemente, ma dubito che con questa tornata elettorale si possano ottenere mutamenti immediati: temo che ci troveremo dopo il 4 marzo in una situazione di stallo>>
William Grieco, 26 anni, di Pisticci, dottore in Economia e Commercio, andrà a votare ma <<solo per senso civico, perché non mi sento rappresentato. Da questa politica mi aspetto che si dia prerogativa ai giovani, uno sguardo al sociale. Fondamentale deve essere la volontà di creare una nuova classe politica: è sconcertante che un giovane non sappia dove andare se vuole impegnarsi politicamente: credo che impegnarsi politicamente sia fondamentale e necessario. Personalmente mi impegno da tempo e non nascondo che partecipare al futuro del luogo in cui vivi credo sia l’ambizione più alta che si possa avere>>. 
Anche Assunta Lisanti, 28 anni, di Ferrandina, dottoressa in Economia Aziendale, andrà a votare: <<Da giovane professionista ritengo che bisogna essere fiduciosi nella politica, avere la speranza che qualcosa può cambiare. Cosa mi aspetto da questa tornata elettorale? Un vero cambiamento, che sia frutto di una politica pura, vera, che ascolti la gente. Non ritengo che la politica sia una perdita di tempo ma, in tutta sincerità, preferisco seguirla da lontano>>. 
Michele D’Alessandro, 25 anni, di Pisticci, laureando in Ingegneria ha spiegato: <<Credo che andrà alle urne, ma solo ed esclusivamente per senso civico. Ritengo che la situazione italiana sia ad un punto di non ritorno: l’odio verso gli stranieri, la classe politica, i ricchi: tutto è esasperato da una condizione sociale da cui bisogna uscire al più presto>>. 
Miriana Serravalle, 20 anni, di Pisticci, iscritta a Filosofia all’Università di Siena: <<Ho deciso di andare a votare perché ritengo fondamentale farlo: mi aspetto che la politica faccia in modo di avere un contatto più costante con gli elettori. Da questa mi aspetto uno stacco netto con il passato, se in positivo o in negativo lo scopriremo>>.
Piero Miolla 

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