Pensioni, servizi, meno tasse ma,
soprattutto, maggiore serietà. In breve, sono queste le richieste che arrivano
dagli anziani del Metapontino. Il piccolo campione di intervistati, infatti,
chiede soprattutto di non dare corso ai cambi di casacca, considerati una vera
e propria vergogna nazionale.
<<Bene fa chi propone in questa campagna
elettorale di vincolare il mandato dei parlamentari – ha spiegato Michele
Sisto, in pensione da qualche anno dopo una brillante carriera da segretario
generale del Comune di Pisticci -. Credo che questa pessima abitudine di
cambiare partito in corso d’opera sia assolutamente deprecabile. Un tempo,
quando c’era la cosiddetta “Guerra Fredda”, a chi voleva far parte di un
partito era addirittura chiesta la sottoscrizione di una sorta di patto. E poi
la politica la si faceva seriamente, i giovani si formavano nelle sezioni: chi
terminava un certo percorso, era davvero preparato. Adesso, invece, non è più
così e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Se andrò a votare? Certo: astenersi
non avrebbe senso. Il voto è un diritto-dovere e, come tale, mi recherò alle
urne come ho sempre fatto. Cosa chiedo alla politica? Certamente condizioni di
vista migliori per tutti, non solo per chi, come me, è in pensione. Credo che
sia proprio il livello generale della nostra vita ad essere cambiato. In
peggio. Che la politica si svegli e torni a pensare innanzitutto al bene
comune, ai cittadini di tutte le fasce e categorie>>.
Nicola Sodo,
pensionato di Pisticci, ex dipendente dello stabilimento Anic-Enichem dell’area
industriale basentana, punta il dito sulla notizia degli ultimi giorni: il
pagamento redistribuito tra i cittadini delle quote di energia elettrica non
versate da clienti morosi. <<Leggo che, a breve, i cittadini onesti come
il sottoscritto sarebbero chiamati a pagare anche una quota di chi la bolletta
dell’energia elettrica non la paga. Penso che solo in un Paese disastrato come
l’Italia si possa pensare a una cosa del genere. Ma come si fa a partorire
questa idea? E, soprattutto, come si fa ad avere fiducia in questa politica?
Ciò nonostante andrò regolarmente a votare, perché ho sempre fatto il mio
dovere. Ma lasciatemi esprimere tutte le riserve di questo mondo sulla
situazione politica attuale in Italia. Penso che i parlamentari dovrebbero
impegnarsi per aumentare le pensioni perché, a volte, si fa fatica ad andare
avanti. E poi, vogliamo parlare della sanità? Delle strade e delle
infrastrutture in genere? Ovviamente, non ne parliamo del lavoro che manca. Io
ho l’impressione che lo si faccia di proposito a creare disperazione tra la
gente e dipendenza dalla politica. Infine, devono abbassare le tasse perché
sono eccessive. No, così non va proprio bene>>, ha concluso Sodo.
Per
Giovanni Monistero, anche lui pensionato ma ex artigiano, le richieste non sono
dissimili da quelle di Sisto e Sodo. <<Aumentare le pensioni e renderle
più giuste ed eque: potenziare la sanità, sempre più privata e meno efficiente,
così come i collegamenti. E soprattutto, ridurre le tasse. Se ci fidiamo della politica?
Diciamo abbastanza, ma francamente non ho ancora deciso se andrò a
votare>>.
Piero Miolla
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