Anche gli abitanti di Pisticci
scalo potranno giovarsi dell’indagine epidemiologica ambientale Epibas. Lo ha stabilito
la Giunta regionale di Basilicata, modificando il citato progetto per includervi
anche gli abitanti dell’ex quartiere Snam, i quali, in tal modo, saranno
sottoposti a screening e monitoraggio sanitario.
L’annuncio è stato dato
dall’Amministrazione comunale di Pisticci. Il progetto, condotto dalla
Fondazione Biomedica lucana con Ispra, Crob, Cnr di Tito e l’Università di
Basilicata, varato inizialmente solo per l’area della Val D’Agri, ha
l’obiettivo di effettuare una preliminare ricognizione dei progetti di studio,
realizzati o in corso, rivolti alla sorveglianza sanitaria in Basilicata in
aree a forte rischio ambientale. In secondo luogo, l’obiettivo è quello di definire
un progetto di sorveglianza sanitaria per analizzare lo stato di salute dei
residenti delle due aree (Val d’Agri e Pisticci scalo), l’elaborazione di un
sistema di sorveglianza per individuare indicatori di eventuali contaminazioni
ambientali e patologie specifiche; la definizione di un modello di sorveglianza
sanitaria da applicare in altre aree lucane a rischio di inquinamento
ambientale.
Soddisfatta la prima cittadina di Pisticci, Viviana Verri: “È importante
che la Regione Basilicata abbia recepito le preoccupazioni della nostra terra -
ha commentato il sindaco -. Da anni, ormai, nella comunità di Pisticci
serpeggia un forte timore relativo alle conseguenze sanitarie sulla
cittadinanza a causa delle attività svolte nell’area industriale e penso che il
progetto Epibas, uno studio epidemiologico legato alla filiera lucana del
petrolio, sia un primo strumento scientifico utile a comprendere gli effetti di
queste attività nell’area di Pisticci scalo. Escludere la nostra area
industriale e residenziale dal progetto ci sembrava illogico, visto che
Tecnoparco rappresenta il momento conclusivo delle attività estrattive e di
lavorazione del petrolio. Per questo abbiamo insistito affinché Pisticci scalo
venisse inserita nel progetto, trovando un positivo riscontro anche da parte
della Fondazione Biomedica. In vista dell’avvio delle attività, abbiamo già
inviato all’Azienda Sanitaria i dati relativi ai residenti, in modo da
accelerare la fase organizzativa e permettere l’avvio dell’indagine
epidemiologica. La nostra attenzione verso la salute dei cittadini e l’ambiente
continuerà ad essere costante”.
E’ un risultato soddisfacente anche per l’assessore
all’Ambiente del Comune di Pisticci, Salvatore De Angelis.
“Epibas – ha
sottolineato De Angelis - permetterà di analizzare scientificamente l’impatto
che i decenni di industria hanno avuto sulla popolazione di Pisticci scalo.
Come Amministrazione comunale abbiamo lavorato alacremente per raggiungere
questo obiettivo, che rappresenta un passo importante a tutela della salute dei
nostri cittadini e dell’ambiente. In questi mesi il nostro lavoro a tutela del
territorio è stato costante e prosegue. Stiamo monitorando con grande
attenzione le principali tematiche ambientali che riguardano Pisticci e la
nostra comunità. Il nostro impegno in questo senso sarà costante e continueremo
queste nostre attività sperando anche nel supporto della popolazione e di tutte
le forze politiche e sociali pisticcesi”.
Piero Miolla
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