venerdì 30 marzo 2018

Il progetto Epibas coinvolgerà anche Pisticci scalo.


Anche gli abitanti di Pisticci scalo potranno giovarsi dell’indagine epidemiologica ambientale Epibas. Lo ha stabilito la Giunta regionale di Basilicata, modificando il citato progetto per includervi anche gli abitanti dell’ex quartiere Snam, i quali, in tal modo, saranno sottoposti a screening e monitoraggio sanitario. 
L’annuncio è stato dato dall’Amministrazione comunale di Pisticci. Il progetto, condotto dalla Fondazione Biomedica lucana con Ispra, Crob, Cnr di Tito e l’Università di Basilicata, varato inizialmente solo per l’area della Val D’Agri, ha l’obiettivo di effettuare una preliminare ricognizione dei progetti di studio, realizzati o in corso, rivolti alla sorveglianza sanitaria in Basilicata in aree a forte rischio ambientale. In secondo luogo, l’obiettivo è quello di definire un progetto di sorveglianza sanitaria per analizzare lo stato di salute dei residenti delle due aree (Val d’Agri e Pisticci scalo), l’elaborazione di un sistema di sorveglianza per individuare indicatori di eventuali contaminazioni ambientali e patologie specifiche; la definizione di un modello di sorveglianza sanitaria da applicare in altre aree lucane a rischio di inquinamento ambientale. 
Soddisfatta la prima cittadina di Pisticci, Viviana Verri: “È importante che la Regione Basilicata abbia recepito le preoccupazioni della nostra terra - ha commentato il sindaco -. Da anni, ormai, nella comunità di Pisticci serpeggia un forte timore relativo alle conseguenze sanitarie sulla cittadinanza a causa delle attività svolte nell’area industriale e penso che il progetto Epibas, uno studio epidemiologico legato alla filiera lucana del petrolio, sia un primo strumento scientifico utile a comprendere gli effetti di queste attività nell’area di Pisticci scalo. Escludere la nostra area industriale e residenziale dal progetto ci sembrava illogico, visto che Tecnoparco rappresenta il momento conclusivo delle attività estrattive e di lavorazione del petrolio. Per questo abbiamo insistito affinché Pisticci scalo venisse inserita nel progetto, trovando un positivo riscontro anche da parte della Fondazione Biomedica. In vista dell’avvio delle attività, abbiamo già inviato all’Azienda Sanitaria i dati relativi ai residenti, in modo da accelerare la fase organizzativa e permettere l’avvio dell’indagine epidemiologica. La nostra attenzione verso la salute dei cittadini e l’ambiente continuerà ad essere costante”.   
E’ un risultato soddisfacente anche per l’assessore all’Ambiente del Comune di Pisticci, Salvatore De Angelis. 
“Epibas – ha sottolineato De Angelis - permetterà di analizzare scientificamente l’impatto che i decenni di industria hanno avuto sulla popolazione di Pisticci scalo. Come Amministrazione comunale abbiamo lavorato alacremente per raggiungere questo obiettivo, che rappresenta un passo importante a tutela della salute dei nostri cittadini e dell’ambiente. In questi mesi il nostro lavoro a tutela del territorio è stato costante e prosegue. Stiamo monitorando con grande attenzione le principali tematiche ambientali che riguardano Pisticci e la nostra comunità. Il nostro impegno in questo senso sarà costante e continueremo queste nostre attività sperando anche nel supporto della popolazione e di tutte le forze politiche e sociali pisticcesi”.  
Piero Miolla

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